Il Pantheon del Pd

Cerco di capire cosa vuol essere il Pd.
È un esercizio molto faticoso.
Lo capisci dalle idee? Quali?
Leggete la Mozione Schlein e trovatemene una.
Meglio Bonaccini e Cuperlo, un laburismo lavorista concreto, di buon senso emiliano, sanità pubblica, rigassificatori, imprese e lavoro, nel primo caso, buono per andare a teatro o per una dotta conversazione da salotto nel secondo caso. Cose buone e giuste.
Ma non è da questi particolari che si giudica un giocatore, come canta il cantante.
Mitterrand non è diventato Mitterrand per la Renault a capitale pubblico.
C’era un pensiero, una visione, una storia da ricomporre, pezzi da mettere insieme, Rassemblement, generosità, coraggio.
Il giocatore lo vedi dal coraggio, dall’ altruismo e dalla fantasia…canta De Gregori. Ancora.
Coraggio e altruismo zero.
Fantasia un po’ troppo fantasiosa. Nel senso di evanescente.

Lo vediamo dal Pantheon che si sono scelti.
I personaggi storici ai quali ispirarsi.
Schlein a nessuno. Lei è nuova. Non appartiene a nessuna storia, a nessun partito, nemmeno è iscritta a quello che vuole guidare. Nuova nuova.

Bonaccini è orgogliosamente “comunista emiliano”, si ispira a Berlinguer, Moro, Tina Anselmi. Un comunista e due Dc di sinistra.
Personaggi notevoli, storie che non stanno insieme. Comunque, con tutto il rispetto, una cosa vecchia vecchia: comunisti e cattolicesimo democratico insieme. Ne coraggio ne fantasia.

Cuperlo invece ama Gobetti, e va bene, Gramsci, cosa c’entra con Gobetti, Don Sturzo, che nulla ha a che fare con Gramsci e Gobetti. Proprio nulla. Fantasia evanescente.

Nessuno, nessuno, ha un socialista, un riformista nel proprio Pantheon. Nessuno.
Ricordo ai ragazzi che quando la sinistra nacque si chiamava socialista.

Quindi, niente Turati, fra i fondatori della sinistra riformista il migliore, il più grande.
Artefice, nei primi anni del secolo scorso di tutte le riforme che diedero dignità a lavoratori, donne, bambini. Nelle fabbriche e nelle campagne. Quando il riformismo di Turati perse arrivarono massimalisti e comunisti e poi il fascismo.
Può una sinistra che si dice riformista non far riferimento a Turati ma al suo avversario, Gramsci, non può. Non può.

Niente Matteotti, socialista, grande martire e combattente per la democrazia.
Può un partito che si chiama Democratico non far riferimento a Matteotti? Non può.

Niente Nenni. Antifascista, esule, padre della Repubblica, costruttore del primo Centro Sinistra di governo.
Può un partito di centro sinistra non far riferimento a Nenni? Non può.
E poi, Carlo Rosselli, Riccardo Lombardi, Sandro Pertini, Pertini, diamine, Mariotti e Brodolini, padri della sanità pubblica ed universale e dello Statuto dei Lavoratori. Si può costruire qualcosa di serio, di centro sinistra, senza centro sinistra?

Non cito Craxi. Per carità.
Non hanno coraggio e fantasia, figuriamoci altruismo.

E in Europa? In europa c’è qualcuno nel loro Pantheon? Chi? Nessuno.
Mitterand, Brandt, chi?
Blair è considerato quasi peggio di Craxi.
Chi?
Niente.

Buona fortuna.Sergio Pizzolante

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