FOGGIA-BARI: Gare truccate nella Sanità pugliese, maxi-sequestro e 4 misure cautelari, personali per concussione corruzione e turbativa di gare, a Bari a Foggia. Gli ospedali Riuniti di Foggia centro di spartizione di interessi economici e politici. “

Dalle  prime  luci  dell’alba,  il  Nucleo  di  Polizia  Economico-Finanziaria  della  Guardia  di  Finanza  di  Bari,  con  il  supporto  di  militari  del  Comando  Provinciale  di  Foggia  e  del  Gruppo  Pronto  Impiego  di  Bari,  sta  dando  esecuzione a un’ordinanza – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica alla  sede  –  applicativa  della  misura  cautelare  detentiva  nei  confronti  di  4  soggetti  (di  cui  1  in  carcere  e  3  agli  arresti  domiciliari).  Con  tale  provvedimento  sono  stati  riconosciuti  gravi  indizi  di  colpevolezza  (accertamento  compiuto   nella   fase   delle   indagini   preliminari   che   necessita   della   successiva   verifica   processuale   nel  contraddittorio con la difesa) a carico dei predetti indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato di concussione, corruzione,  turbata  libertà  degli  incanti  e  turbata  libertà  del  procedimento  di  scelta  del  contraente,  commessi  a Foggia nel periodo 2018 – 2021.Le  indagini  sono  state  svolte  dal  Gruppo  Tutela  Mercato  Beni  e  Servizi  del  Nucleo  P.E.F.  Bari  –  con  il coordinamento  della  Procura  della  Repubblica  di  Foggia  –  mediante  intercettazioni  ambientali,  telefoniche  e telematiche,   escussione   di   persone   informate   sui   fatti,   servizi   dinamici   di   osservazione   e   pedinamento,  perquisizioni e analisi della copiosa documentazione, cartacea e informatica, sequestrata.

Le  complesse  attività  investigative  hanno  consentito  di  acquisire  gravi  indizi  di  colpevolezza  in  relazione  a episodi   di   concussione   e   corruzione   correlati   ad   affidamenti   diretti   di   lavori   e   forniture,   nonché   la  “manipolazione”  di  4  gare  di  appalto  bandite  dall’Azienda  Ospedaliera  Universitaria  “Ospedali  Riuniti” di Foggia-  l’affidamento  del  servizio  di  riqualificazione  e  attivazione  delle  8  sale  operatorie  all’interno  del  blocco  operatorio (gara bandita in data 01.07.2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 2.199.555,89;-   l’affidamento  del  servizio  di  gestione  e  manutenzione  ordinaria  e  straordinaria  degli  impianti  elettrici  (gara bandita il 23.07.2020 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 4.000.000,00;- l’affidamento diretto del servizio inerente alla viabilità interna ed agli accessi carrabili e pedonali (gara bandita il 18.07.2019 dagli Ospedali Riuniti di Foggia), per un impegno di spesa pari a € 42.362,46;- l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti gas medicinali e tecnici  (gara  bandita  in  data  15.05.2018  dagli  Ospedali  Riuniti  di  Foggia),  per  un  impegno  di  spesa  pari  a  €  1.600.000,00.

Sarebbe, infatti, emerso un vero e proprio “reticolo di contatti” tra imprese e pubblici ufficiali, con lo scopo di pilotare  gli  appalti,  al  fine  di  perpetrare  i  predetti  reati  contro  la  Pubblica  Amministrazione  e  ottenere  illeciti guadagni, nel cui ambito un ruolo primario sarebbe stato rivestito dal dirigente dell’Area Gestione Tecnica degli Ospedali Riuniti di Foggia (attinto dalla misura cautelare della custodia in carcere).

Nello specifico (secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia):  quanto  alla  gara  per  la  riqualificazione  delle  sale  operatorie  per  l’attività  intramoenia,  i  referenti  di  una  s.p.a. con  sede  a  Milano  –  uno  dei  quali  nominato  anche  dirigente  a  contratto  dalla  stessa  stazione  appaltante  – avrebbero  redatto  sia  i  documenti  necessari  ad  avviare  la  procedura  (studio  di  fattibilità,  quadro  economico,  progetto  preliminare  e  progetto  esecutivo),  sia  gli  atti  di  gara  (capitolato  tecnico,  bando  e  disciplinare),  tutto  al  fine  di  assicurarsi  vantaggi  nella  fase  di  valutazione  tecnica  del  progetto  presentato.  In  più,  il  citato  dirigente  dell’Area  Gestione  Tecnica  degli  OO.RR.  di  Foggia,  non  solo  nella  qualità  di  R.U.P.  si  sarebbe  attribuito  la paternità  di  alcuni  documenti  (relazioni,  tavole  architettoniche)  mai  stilati,  indispensabili  per  l’avvio  della procedura, ma – quale componente della commissione giudicatrice di gara – avrebbe favorito il raggruppamento temporaneo  di  imprese  (costituito  dalla  citata  s.p.a.  milanese  e  da  una  s.r.l.  con  sede  a  Bari),  poi  risultato  vincitore dell’appalto;n relazione alla gara per l’affidamento del servizio di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti elettrici, il predetto dirigente dell’Area Gestione Tecnica avrebbe ricevuto dall’amministratore unico di una s.r.l.s. con sede a Foggia partecipante alla procedura, prima della scadenza del termine per la presentazione delle  domande,  l’offerta  tecnica  ed  economica  consigliandogli  l’inserimento  di  migliorie.  Peraltro,  lo  stesso  dirigente  dell’Area  Gestione  Tecnica  avrebbe  ricevuto  dal  medesimo  amministratore  unico  –  in  cambio  di  29 affidamenti diretti di lavori concessi nel periodo 2018-2020 – varie utilità [tra cui 18 lampade da appartamento e 2  impianti  di  antifurto  per  le  sue  abitazioni  di  Troia  (FG)  e  Foggia]  per  un  valore  complessivo  di  circa  9.000 euro;con riferimento alla gara per i lavori inerenti alla viabilità interna e agli accessi carrabili e pedonali, la turbativa sarebbe  stata  perpetrata  mediante  l’artata  predisposizione  del  computo  metrico  estimativo  e  con  la  preventiva condivisione  dell’offerta  economica  tra  l’imprenditore  partecipante  e  il  predetto  dirigente  dell’Area  Gestione  Tecnica, che sarebbe anche intervenuto direttamente sul R.U.P.della procedura nella fase di aggiudicazione dei lavori;per quanto concerne la gara per il servizio di gestione e manutenzione degli impianti gas medicinali e tecnici, la manipolazione  della  procedura  sarebbe  stata  realizzata  mediante  la  predisposizione  degli  atti  a  base  di  gara (capitolato  tecnico  e  disciplinare)  ad  opera  della  s.r.l.  con  sede  ad  Altamura  (BA),  poi  risultata  aggiudicataria  dell’appalto.  Inoltre,  a  seguito  della  iniziale  aggiudicazione  del  servizio  ad  altro  operatore  economico,  il rappresentante  legale  della  citata  s.r.l.  e  il  R.U.P.  –  ancora  una  volta  individuato  nella  figura  del  nominato dirigente  dell’Area  Gestione  Tecnica  –  avrebbero  concordato  di  attivare  la  procedura  per  l’accertamento  sulla congruità  dell’offerta  presentata,  provvedendo  alla  sua  esclusione  e  al  definitivo  affidamento  dei  lavori  alla  predetta s.r.l., grazie all’elaborazione da parte del legale dell’azienda – in luogo della stazione appaltante – della replica alle giustificazioni presentate dall’aggiudicatario provvisorio. Il dirigente dell’Area Gestione Tecnica, per favorire  l’aggiudicazione  di  tale  gara,  avrebbe  ricevuto  dall’amministratore  di  fatto  della  s.r.l.  vincitrice  dell’appalto  un  soggiorno  di  una  settimana  con  la  compagna  presso  una  struttura  alberghiera  sita  a  Sestriere  (TO), di proprietà della predetta società, unitamente ai biglietti aerei di andata e ritorno, nonché uno smartphone IPHONE X e un divano.

Infine,  secondo  l’impostazione  accusatoria  accolta  dal  G.I.P.,  il  più  volte  menzionato  dirigente  dell’Area  Gestione Tecnica – abusando della sua qualità di pubblico ufficiale e dei suoi poteri – avrebbe costretto il socio di una  s.n.c.,  operante  nel  settore  della  falegnameria,  in  cambio  di  26  affidamenti  diretti  di  lavori  concessi  nel periodo 2019-2021, ad acquistare beni ed a eseguire lavori in suo favore [tra cui la ristrutturazione di vari mobili,la  realizzazione  di  una  scala  retrattile,  l’acquisto  e  il  montaggio  di  zanzariere  per  le  sue  abitazioni  di  Troia,  

Foggia  e  Pineto  (TE)]  per  un  valore  complessivo  di  oltre  4.000  euro.  Significative,  al  riguardo,  le  espressioni usate  dal  predetto  dirigente  da  cui  si  desumerebbe  lo  stato  di  soggezione  dell’imprenditore:  “Il  parroco  della chiesa qui sono io e ti devi rivolgere solo a me”; “O con me o contro di me”.La  presente  attività  costituisce  una  chiara  testimonianza  del  costante  impegno  profuso  dal  Nucleo  di  Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bari – in sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia – nel  contrasto  ai  fenomeni  di  corruttela  e  alle  turbative  degli  appalti  pubblici,  a  tutela  della  legalità  e  del  buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché degli imprenditori onesti.

Si  evidenzia  che  gli  indagati  –  seppure  attinti  da  indizi  di  colpevolezza  ritenuti  gravi  dal  G.I.P.  –  vanno  considerati non colpevoli sino all’eventuale pronuncia di una sentenza definitiva di condanna.

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