Foggia:La denuncia dei dirigenti di SI: “Fratoianni sapeva tutto su Soumahoro “
I dirigenti foggiani Nobile e Barbieri scrivono al segretario di Sinistra Italiana: “Era al corrente delle ombre attorno al sindacalista, ma lui mostrò indifferenza”.
Che la vicenda si stia sempre più incasinando è vero,si vedono dai diversi fascicoli aperti dalle diverse procure in merito alla gestione degli immigrati. Queste indagini rischiano di far saltare la ‘linea difensiva’ tenuta dai vertici dell’Alleanza verdi sinistra, basata sul “non sapevamo”.“I dirigenti della provincia di Foggia hanno inviato una lettera nella quale hanno espresso contrarietà, argomentata in vari contesti di partito,e soprattutto nell’Assemblea nazionale che il 17 agosto,dove si presentarono le candidature della lista Alleanza Verdi sinistra in cui Soumahoro era candidato nel collegio uninominale di Modena e in altri cinque collegi plurinominali. Cosa rispose la Segreteria nazionale. Era favorevole, il segretario, ma contrari tutta la dirigenza. Pertanto la direzione nazionale era consapevole della problematica che si presentava. Per motivare la composizione della lista, il segretario Fratoianni motivò la candidatura come accordo con l’ alleata Europa Verde, e che tale decisone era sta presa direttamente da Bonelli,che era stata già decisa nel congresso europeo dei Verdi tenuto a Riga il 3 giugno”.
Quindi dalle motivazioni rappresentate la candidatura di Soumahoro era stata decisa da tempo e non si poteva più modificare,pur avendo ricevuto diverse segnalazioni dai dirigenti del partito con base a Foggia. Perchè Foggia ? Perchè luogo nel quale Soumahoro aveva operato e operava,essendo la baraccopoli Borgo Mezzanone nella provincia di Foggia.
Dopo lo scandalo tutti membri della direzione nazionale di Si chiedono la convocazione urgente di un’assemblea, dove si svolgerà il processo a Fratoianni. I dirigenti hanno emesso un comunicato nel quale illustrano le loro motivazioni-“Non intendiamo prendere parte al linciaggio mediatico in corso che ha ormai largamente superato il merito degli addebiti politici che gli sono rivolti. Ma chi ha scelto di candidarlo non può oggi scaricarlo con lo stesso disinvolto cinismo che lo ha indotto ieri a sfruttarne in termini elettorali la popolarità. Chi ha scelto di candidarlo ha prodotto un immenso danno di immagine a Sinistra Italiana, a quanti si battono tutti i giorni contro la piaga del caporalato, a chi è impegnato con correttezza e generosità nel settore dell’accoglienza. È bene quindi che assuma su di sé per intero la responsabilità politica di ciò che era prevedibile che accadesse ed è accaduto e ne tragga le conseguenze convocando una apposita riunione della assemblea nazionale di Sinistra Italiana”.