Foggia: omicidio Di Rienzo, un passato di rapine, furti alle spalle del 17enne
Le indagini della Squadra Mobile stanno facendo uscire alcuni elementi sul responsabile dell’omicidio di Rienzo, che stanno evidenziando una serie di situazioni che pregiudicano lo stato dei fatti. Su di lui pendono tre denunce che sono ancora aperte perché le indagini si stanno svolgendo. Gli inquirenti credono che abbia ucciso,come ha raccontato , ma non perché costretto a rubare sotto minaccia.
Dai fatti raccontati gli uomini della polizia stanno analizzando i fatti .Le prime due risalgono all’ anno 2021 estate a Foggia e a Peschici (FG),la terza è relativa ad un colpo a mano armata del 2020 compiuto ai danni del titolare di una tabaccheria del comune di Foggia. Questo renderebbe poco credibile la versione che il 17enne ha fornito agli inquirenti dopo il delitto, cioè di aver ucciso il rivale perché questi, da due mesi, lo costringeva a compiere furti.
Gli inquirenti della Squadra mobile hanno infatti evidenziato alla Procura, come il reo confesso fosse ben inserito nel contesto dedito alla commissione di reati ,perché era riferimento di talune persone. Ricapitolando per i lettori di Youfoggia.com che domenica sera i due si sarebbero incontrati una prima volta davanti allo stadio, lì dove il 17enne avrebbe mostrato la pistola al 21enne ma ,a suo dire solo per mettergli paura. Poi entrambi avrebbero raggiunto un luogo più isolato, i giardinetti pubblici in via Saragat, dove hanno iniziato a discutere, e dove si è consumato l’omicidio. Negli indumenti intimi della vittima sono stati ritrovati un tirapugni è un coltello con lama a scatto. Certamente i due fanno parte della criminalità che a Foggia negli ultimi periodo sta effettuando furti e rapine.Ma ci domandiamo,le famiglie che comandano nel capoluogo,non dicono nulla,ma se stiamo ben attenti ad alcuni episodi accaduti, troviamo un collegamento.Seguiteci che vi renderemo conto.