La Fondazione Antiusura Buon Samaritano entra nei luoghi del bisogno
A circa un anno e mezzo, precisamente dal 29 aprile 2021, giorno in cui si insediò il nuovo direttivo della Fondazione, S.E. l’Arcivescovo Monsignor Vincenzo Pelvi ha convocato l’assemblea ordinaria annuale della Fondazione Antiusura Buon Samaritano, che mi onoro di presiedere.
Un’assemblea assai partecipata da tutti i volontari e aperta alle istituzioni militari e civili della città di Foggia e agli istituti di credito convenzionati, oltre che alle categorie economiche.
In questo sfavorevole contesto sociale il passo dall’indebitamento al rischio usura è molto breve.
La Fondazione ha accolto tanti richiedenti negli anni 2021 e 2022. Inoltre, è stata destinataria di somme erogate dalla Regione Puglia che ha elargito, quale microcredito, in favore di coloro che, a causa della pandemia, avevano subito disagi quali la perdita del posto di lavoro, la mancata produttività, la riduzione drastica dei guadagni. Parole di forte apprezzamento sono state rivolte a tutti i volontari dall’Arcivescovo Pelvi.
«La Fondazione è una casa di umanità e legalità, frutto di una sensibilità che opera silenziosamente. Improntata all’onestà- ha esplicitato- L’usura umilia e uccide. È un male antico, è come un serpente che strangola. Bisogna salvare le persone dalla patologia del debito, in Fondazione arrivano persone devastate che intraprendono con l’usura un disfacimento personale e in poco tempo sperimentano il fallimento di una esistenza spesso laboriosa. Il buio dentro il tunnel che hanno attraversato le vittime di usura è fitto ed angosciante ma ci può essere una luce che dà coraggio. La Fondazione può essere ancora oggi un seme di speranza. Un lievito prezioso nascosto nella pasta della società. Auguro alla Fondazione di seminare speranza tra le vittime che alcune volte non riescono neppure a pensare. Provo per tutti voi una vicinanza affettuosa e riconoscente».
In questo anno sono state numerose le collaborazioni e la presenza della Fondazione Antiusura nella comunità foggiana. Dalla partnership al progetto dell’Università nell’ambito del Bando MUR “Cultura della legalità: la citta che vorrei”, con la proposta di aprire uno sportello di ascolto e consultazione presso gli uffici dell’Ateneo, al patto di consultazione col Presidio di Foggia “N. Ciuffreda e F. Marcone” e con l’associazione antiracket “Luigi e Aurelio Luciani”, finalizzato ad uno scambio costante di informazioni ed approfondimenti sull’evolversi dei fenomeni mafiosi in Capitanata. Tante anche le iniziative sociali.
È tempo adesso per la Fondazione di calarsi ancora di più sul territorio, entrando in contatto con le diverse problematiche che stringono in una morsa le famiglie e gli individui. Dobbiamo farci trovare pronti e disponibili al loro fianco fin da subito, prima che gli eventi precipitino in un vortice senza fine. A tal fine stiamo iniziando un percorso di comunicazione con le parrocchie e le varie realtà ecclesiali e laiche, prevedendo di portarci lì fisicamente, con l’ausilio dei volontari che hanno aderito a tale iniziativa. L’ascolto dei bisognosi deve avvenire presso i luoghi frequentati da chi ne ha necessità e non attendere passivamente che ci venga richiesto.
Abbiamo in programma una collaborazione con gli istituti scolastici, al fine di educare alla legalità ed al valore del denaro coloro che costituiranno le generazioni future.