Foggia:Una volta i ragazzi avevano ideali,oggi trovano loro stessi nel branco

L’omicidio di ieri pomeriggio tra giovanissimi non è avvenuto per motivi passionali, come da prime indiscrezioni si era pensato. Purtroppo il minorenne ha sparato più colpi di pistola per una difesa personale. Nicola Di Rienzo aveva precedenti per furto ed aveva chiesto al minorenne di rubare per lui, e se mai non lo avesse fatto doveva dargli 500€ al mese. Ciò che più inquieta in questa storia è il chiedersi di dove siamo le famiglie, la scuola per poter proteggere un minorenne. Un ragazzo di solo 17 anni che stranamente, dichiara di aver trovato la pistola nelle campagne, costretto a doversi difendere in questo brutale modo. Possibile che non abbia avuto nessuno con cui confidarsi ed andare a denunciare tale richiesta. Ci si rende conto sempre più che i ragazzi di oggi ritengano le forze dell’ordine sempre più lontano da loro. A quanto dichiarato nell’interrogatorio di circa due ore il minorenne ha deciso di incontrare il Di Rienzo per minacciarlo con la pistola, da lì il ventunenne ha cercato di toglierli la pistola, hanno iniziato a correre e il minorenne ha sparato più colpi di pistola sino ad ucciderlo. Foggia ormai è una città allo sbando con ragazzini che si ritrovano nelle loro uscite minacciati, senza che alcun adulto, che sia un genitore, un professore capiscano i tanti problemi che giornalmente attanagliano i nostri ragazzi e gli vadano incontro per affrontare nel modo migliore questa città ormai allo sbaraglio.

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