San Severo(fg):Elicottero precipitato a Castelpagano, commozione e lacrime per l’addio a Maurizio De Girolamo

Commoventi le parole nell’omelia funebre : “Si è alzato quella mattina  soddisfatto di aver svolto la sua mansione di medico, sua principale passioni e di ritornare a casa dalla famiglia”

San severo(FG) si sono svolti i funerali di Maurizio De Girolamo medico del 118 alle Isole Tremiti(FG) morto in un tragico incidente, sabato,mentre ritornava  dal lavoro in elicottero, schiantandosi nelle campagne di Apricena (fg). La celebrazione svoltasi stamattina alle 10.30 nella  Cattedrale. La tragedia è avvenuta sabato mattina, quando il gruppo di sette persone a bordo del velivolo del Alidaunia stava ritornando a Foggia.Maurizio,reduce da un turno presso il pronto soccorso delle Isole tremiti . Intorno alle 9,40,mentre l’elicottero  stavano facendo rientro a Foggia, quando in prossimità di Castelpagano, improvvisamente l’elicottero si schiantava sulle rocce , urtando violentemente sulle colline. Nel  pauroso impatto, sono deceduti sette persone tra cui due bambini, figli di una famiglia slovena.

Tutti i passeggeri erano seduti indossando la cintura di sicurezza. Tra questi Maurizio De Girolamo medico di San Severo(FG). Per lui come per gli altri,i soccorsi si sono purtroppo rivelati inutili: troppo gravi le lesioni riportate. De Girolamo , era un medico che prestava servizio alle Isole Tremiti, deceduto sul colpo. Un amico di tutti,persona vivace e disponile,cosi è stato descritto dalle autorità che hanno partecipato al funerale di stamattina. Le attenzioni dei carabinieri e della Procura si sono subito concentrate sulla possibili ipotesi che hanno causato questo tragico incidente. E le centinaia di persone che stamani   hanno partecipato ai funerali del medico , M.De Girolamo,  hanno ascoltato quasi trattenendo il fiato, l’omelia celebrata da don Luigi Rubino vicario generale della diocesi di San Severo ha commosso tutti.

Il vicario don Luigi Rubino nella sua omelia ha dichiarato“Lo scossone della morte è a volte così duro e violento che si ha l’impressione di essere strappati alla vita come una pianta sradicata dalla terra .La morte ci coglie così all’improvviso ci sentiamo fragili e deboli, ci chiediamo che senso hanno i sogni, i progetti, guardare avanti e il nostro agire. Sono pensieri umani che faticano a trovare risposta, anche per chi ha fede. Ma il Signore non ci abbandona e non ci lascia soli, anche se a noi sembra che questo non sia avvenuto per Maurizio».

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