Cerignola(FG):Una spietata associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di un numero imprecisato di delitti”
Prefetto Francesco Messina , direttore centrale anticrimine, dichiara:
“C’è uno spiccato know how criminale a Cerignola, un professionismo, che negli anni, ha continuato a specializzarsi e a creare adepti, con una capacità di affiliazione molto convincente e la possibilità di attingere a manodopera sempre pronta”, puntualizza il direttore centrale anticrimine.
Le indagini hanno fatto comprendere come il gruppo criminale, prima di ogni assalto, compiva sopralluoghi e monitoraggio dei transiti dei veicoli da assaltare e preparava la scena del crimine, già alcune ore prima del colpo, mediante il taglio o smontaggio di porzioni di guardrail, la predisposizione di catene e bidoni con chiodi a punta multipla, la collocazione dei mezzi da utilizzare per bloccare i veicoli blindati da assaltare, la chiusura del tratto stradale mediante il getto di chiodi a punta multipla e la frapposizione di mezzi pesanti e di veicoli provento di furto, ovvero di autovetture sottratte, con minaccia o violenza, ai viaggiatori in transito durante l’assalto, talvolta dandole alle fiamme per ostacolare o ritardare la reazione da parte delle Forze di Polizia.
L’Utilizzo di Jammers- disturbatori di frequenza ad ampio raggio,e molto potenti con costi molto alti,questa apparecchiatura la utilizzano solo alcune ditte specializzate che effettuano servizi di scorta a personaggi politici o ad alto livello,bloccano l’utilizzo di mezzi di trasmissione per diversi km.
È stato accertato l’impiego di disturbatori di frequenza ad ampio raggio – jammers – idonei a inibire le comunicazioni telefoniche, via radio e via web durante l’esecuzione di ciascun assalto, impedendo, di fatto, i contatti con le sale operative delle forze dell’ordine e delle ditte di trasporto, nonché il tracciamento gps dei veicoli colpiti. Gli elementi di prova raccolti hanno fatto emergere un grave quadro indiziario a carico del gruppo criminale, particolarmente organizzato e capace di colpire obiettivi diversificati ed ubicati ben oltre i confini territoriali di residenza (come dimostra la perpetrazione di rapine – consumate e tentate – anche in altre regioni), sovente in prossimità dei principali snodi logistici delle ditte, impegnate non solo nel trasporto di valori e T.L.E., ma anche di altre tipologie di merce. Tutti gli assalti sono stati caratterizzati da una particolare violenza e spregiudicatezza, esponendo ad un rischio elevato tutte le vittime dirette e le persone presenti sul “teatro dell’azione”.
I 17 coinvolti sono tutti “indiziati di appartenere o essere fiancheggiatori di una spietata associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di un numero imprecisato di delitti”, si legge in una nota della Questura. “L’articolata attività d’indagine trae origine da un assalto a un furgone portavalori perpetrato nel luglio 2020, nel territorio di Cerignola.
Chi sono gli investigatori che hanno operato:
Le investigazioni, sono gli uomini delle Squadre Mobili di Bari e Foggia, unitamente alle Squadre di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale Puglia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e dirette dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza anche in ordine ad alcuni reati scopo perpetrati dall’associazione.
Cosa è stato contestato:
Nello specifico, per alcuni degli odierni arrestati sono stati contestati i seguenti episodi delittuosi: rapina consumata del 10 agosto 2020 – tratto autostradale A14 tra Cerignola est (FG) e Canosa di Puglia (BAT) – obiettivo: trasporto valori Ivri-Sicuritalia; rapina consumata del 15 settembre 2020 – tratto SS 268, Comune di Angri (SA) – obiettivo: trasporto T.L.E. Logista S.p.a.; tentata rapina del 12 ottobre 2020 – s.p. 141 – km 10, Comune di Zapponeta (FG) obiettivo: trasporto T.L.E. Logista S.p.a.; tentata rapina del 12 marzo 2021 – Sillavengo (NO) – obiettivo: trasporto merci”.
Cosa è emerso nelle indagini:
Dalle indagini, in particolare, è emerso che le azioni del gruppo criminale erano organizzate secondo un articolato schema operativo ‘marcatamente paramilitare’, che presupponeva un’accurata pianificazione di ciascun assalto e che vedeva la partecipazione, a ciascun colpo, di oltre 10 persone con ruoli ben definiti in ogni fase dell’azione criminosa. Gli assalti, oggetto d’indagine, sono stati eseguiti con autovetture, mezzi pesanti e mezzi d’opera provento di furti, consumati da fiancheggiatori dell’associazione. Nel corso delle azioni criminose, sono state utilizzate armi di vario calibro, selezionate a seconda dell’obiettivo da colpire, tra le quali si rilevano armi da guerra del tipo kalashnikov”.
Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica per la Puglia ha riscontrato:
Dalle attività d’indagine e dagli accertamenti tecnici svolti dal Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica per la Puglia e la Basilicata sul munizionamento utilizzato, inoltre, sono stati riscontrati importanti collegamenti tra l’assalto al furgone portavalori del luglio 2020 e altre tre rapine consumate negli anni precedenti. In particolare: un assalto a portavalori della ditta “Rossetti Group”, consumato il 27 dicembre 2011 al km. 1 del tratto autostradale A1, nel territorio comunale di Lodi; una rapina consumata il 15 maggio 2015, sull’autostrada A16 – tra Cerignola e Canosa -, in danno di un furgone portavalori; una rapina tentata il 29 maggio 2017, in danno di un furgone portavalori I.V.R.I. a Cerignola, in corso Roma, presso la filiale “Intesa San Paolo”
I nominativi degli arrestati:
Giuseppe Bruno 54 anni di Cerignola, Vincenzo Mundo 52 anni di Bitonto, Salvatore Bruno 25 anni di Cerignola, Gianfranco Specchio 48 anni di Cerignola, Matteo Scarano 26 anni di Cerignola, Vito Spagnuolo 26 anni di Cerignola, Domenico Dimmito 46 anni di Cerignola, Vincenzo Iovine 46 anni di Cerignola, Francesco Compierchio 26 anni di Cerignola, Giovanni Direse 29 anni di Cerignola, Christian Profeta 28 anni di Bari, Pietro Raffaeli 45 anni di Cerignola, Pasquale Saracino 48 anni di Cerignola, Antonio Braschi 44 anni di Cerignola, Cosimo Attila Cirulli 32 anni di Cerignola, Francesco Dimeo 44 anni di Cerignola e Savino Merotta 33 anni di Cerignola.
La Procura di Foggia precisa:
“Al momento gli odierni arrestati, per effetto della presunzione di innocenza, risultano essere indagati – sottolinea la Questura in una nota – e la loro eventuale colpevolezza sarà decisa nel contraddittorio tra le parti dinanzi all’autorità giudiziaria con le forme e le garanzie previste dalla legge”.