𝗜 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶 𝘀𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗹𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗔𝘁𝗮𝗳

I Commissari intervengano sulle problematiche di Ataf, prestino ascolto alle istanze dei lavoratori, che devono essere tutelati. Gli utenti hanno il sacrosanto diritto di usufruire di un servizio di trasporto pubblico locale degno di questo nome senza oltremodo subire le ripercussioni di difficoltà aziendali che possono e devono essere risolte.
La situazione sarebbe allarmante. E lo ha evidenziato lo stesso amministratore unico di Ataf, il quale, poche settimane fa, ha comunicato che non potrà tenere fede al riconoscimento della perdita di chance agli ex part-time e che non potrà accogliere nessuna delle richieste economiche e organizzative riguardanti il personale, formulate dai sindacati.
Tale problematica va ad aggiungersi a quella notoria concernente un parco mezzi che ha assolutamente bisogno di essere rinnovato e in tempi rapidi visto che i cosiddetti Euro 2 dovranno essere dismessi entro il 31 dicembre. Nella flotta Ataf esiste questa tipologia di mezzi e, per ora, non sembrano esserci proroghe alla normativa vigente. C’è inoltre una cartella esattoriale di circa 2 milioni di euro, per tributi non versati dal 2004, che inficia le casse aziendali. Il tutto all’interno di una cornice dove il quadro è quello di una qualità del servizio sicuramente non all’altezza di una città capoluogo. Dove non si contrasta efficacemente il fenomeno dell’evasione dal pagamento dei titoli di viaggio. Dove gli autisti, in alcune zone della città, rischiano quotidianamente la propria incolumità poiché i mezzi vengono bersagliati da teppisti. Dove gli stessi mezzi sono costantemente messi a dura prova da un manto stradale pessimo che, sovente, danneggia ulteriormente dei bus che già di per sé non sono nuovi di zecca. Necessario implementare tutto quanto attiene all’ambito delle informazioni e dei servizi ai viaggiatori che, al momento, non riescono a conoscere gli orari di passaggio di mezzi sui quali, da tempo, non è più attivo il telerilevamento tramite gps.
Evidente che bisogna proseguire nell’opera di risanamento dell’azienda avviata dalle precedenti gestioni, valorizzare appieno le risorse umane interne all’azienda, attività utile a recuperare in parte personale idoneo alla guida dei mezzi, e investire su una società, le cui potenzialità da sviluppare sono ampie, che deve restare in house.

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