Il sindacato di Polizia SAP prende posizione dopo che i colleghi intervenuti alla rapina sono stati raggiunti da avviso di garanzia
Abbiamo contattato il segretario provinciale del SAp, Giuseppe Vigilante in merito all’avviso di garanzia che hanno ricevuto i colleghi della Squadra Mobile di Foggia e delle Volanti di Avellino, coinvolti nel conflitto a fuoco accaduto giovedì 13 ottobre a Cesinali.
Segretario che pensa di cio’ che accaduto nei giorni scorsi in merito ai suoi colleghi,diciamo colleghi pure se lei è in pensione,ma mi disse un collega, questore che fece servizio a Foggia “chi è poliziotto o un carabiniere sempre collega anche in pensione”.
Vigilante: Noi abbiamo fiducia nella magistratura e che il corso del procedimento faccia la sua strada,l’importante che i colleghi non siano lasciati soli e che le istituzioni li seguano ma sopratutto che non abbiamo spese per il procedimento. Significa che non siamo costretti ad anticipare le spese legali e peritali perché una procedimento del genere dura molti ma molti anni.
Abbiamo visto che le organizzazioni sindacali hanno preso posizione.
Non possiamo accettare che il reato abbia una giustificazione non è accettabile essere esposti ad un processo penale e solo per aver compiuto il proprio dovere. Ma soprattutto essere giudicati dai mass media e soprattutto sui social. Ora i colleghi come detto prima, i colleghi saranno costretti a pagarsi di tasca propria l’avvocato e le spese peritali. Inoltre si troveranno nella condizione di avere la carriera bloccata e se in attesa di premi e ricompense anche questi non saranno riconosciuti sino a completa archiviazione del caso e come noto, i tempi della giustizia sono molto lunghi.
È giusto tutto questo?
Sappiamo che dovranno subire un procedimento penale, perché oltre ad essere esposti alla gogna mediatica, verranno coinvolti con le loro patrimonio personale a dover dimostrare di avere agito nel giusto. Noi come sindacato abbiamo già manifestato per altri colleghi che nello svolgere il loro lavoro ricevettero avviso di garanzia e poi successivamente assolti per non aver commesso il fatto,dopo ben 9 anni.
Secondo lei è giusto tutto questo che il poliziotto nello svolgimento della propria mansione sociale debba difendersi sia in tribunale che dai mass media?
“Siamo all’assurdo,dobbiamo difenderci dai delinquenti che ci sparano addosso,la cosa ineccepibile,che lo dobbiamo fare mentre svolgiamo il nostro lavoro. Come detto, ci tocca pagare l’avvocato,anticipare le spese che se poi siamo assolti il ministero ci rimborsa,ma è tutto assurdo. Come sindacato che ho l’onore di condurre da molti anni, voglio che sappiano i colleghi in servizio che noi siamo vicino In questo loro difficile momento . Continuiamo a ribadire che servono adeguate garanzie funzionali per svolgere serenamente ed efficacemente il nostro mestiere. Questo sarà il primo tema che porremo all’attenzione del nuovo Ministro”.Oltre alla carenza di organici che abbiamo nella provincia di Foggia, che è un vero e proprio avamposto dello stato alla lotta alla criminalità. Come ho già ribadito in passato a fronte dei 42 pensionamenti del 2021, a Foggia sono stati inviati solo 9 poliziotti…che dire di più.
Segretario che pensa dei i suoi colleghi che hanno ricevuto un avviso di garanzia nello svolgimento del proprio lavoro?
Ribadisco i colleghi hanno fatto il loro lavoro ma con un metodo, se vogliamo essere chiari. La procedura è stata rispettata oltre ad avere cuore nel gestire la vicenda . Lo ribadiamo con serena fierezza a chi, invece, invoca pene cerca di infangare la Polizia di Stato, senza rendersi conto di quanto inneggiare alla violenza ammorbi l’aria di ulteriore cattiveria della quale, per primi i Poliziotti, ne farebbero volentieri a meno.