LA SAGRA PAESANA DEGLI SIGNOROTTI LOCALI SENZA CONSENSO, NOMINATI PER ERRORE TECNICO DELL’ALGORITMO ELETTORALE NAZIONALE DI FDI
Secondo noi in queste politiche di sta facendo una gran confusione. Poi ci si mettono anche i candidati scesi dall’alto tra uninominali e proporzionali.
Certo così non si può andare avanti, perché in questa maniera si confonde il cittadino facendo comprendere che all’interno del partito non esiste accordo e programmazione. Arriviamo al sodo, se i cittadini di Foggia vogliono esprimere il loro sostegno ai programmi elettorali di FDI esprimendo la loro preferenza al partito con la croce, perché lo dovrebbero fare se i due capilista sono in disaccordo se partecipare ad una manifestazione a Cerignola(FG)?
Stando a quanto accaduto non si dovrebbe votare perché due capilista hanno idee differenti. Oppure votare disgiuntamente sul contrassegno della fiamma tricolore nel collegio foggiano del Senato, ma votate per uno degli altri contrassegni della coalizione, Forza Italia, Lega o i centristi di Lupi, collegati per l’uninominale al nominativo del senato . Ma non votate FDI.
No, non siamo impazziti ne’ vogliamo danneggiare o favorire qualcuno dei candidati all’uninominale nel collegio senatoriale del capoluogo foggiano, dove è stata candidata una donna che, nonostante le stranezze dei comportamenti elettorali del candidato al proporzionale ex coordinatore provinciale , primo dei candidati nel proporzionale, sempre alla camera per il collegio che comprende Foggia città, fa campagna elettorale.
Vogliamo solo farvi capire, come cittadini e come fonte d’informazione, che certi atteggiamenti sono inaccettabili e che essi vanno stigmatizzati con una corretta informazione.
Il candidato alla camera al proporzionale, fino a marzo 2022 era coordinatore provinciale di FDI, pur non avendo mai avuto consensi elettorali spendibili, è stato beneficiato dall’algoritmo utilizzato da FDI come l’alto ritmo della Buona scuola di Renzi, per punire chi aveva più diritto e favorire chi aveva meno titoli, in quel caso, si disse, la moglie dell’ex premier.
L’algoritmo elettorale di FDI, forse lo stesso utilizzato per i docenti, ha funzionato nello stesso modo, premiando una persona non operativa, che per le sorti della campagna elettorale nel foggiano del partito più accreditato dai sondaggi per la vittoria, FDI.
Che dire, rincuorata da questa scelta effettuata dall’alto, come primo nel proporzionale alla Camera per FDI per un errore tecnico nella selezione informatica, sproloquia e sfarfalla come se fosse già uno degli onorevoli parlamentari della Repubblica.
E ha ragione, nonostante non abbia fatto nulla per meritarlo.
Ma non può attaccare l’altra candidata al senato per aver partecipato ad un incontro elettorale con Metta e gli ex amministratori della giunta di Cerignola del Comune sciolto per mafia, stessa tecnica utilizzata per il Comune capoluogo a guida Forza Italia/ Lega/FdI e il Comune di Manfredonia a guida Pd, di cui qualcuno dopo le elezioni spiegherà ai cittadini l’utilità e la fondatezza delle accuse che hanno portato a commissariamento.
L’incontro a Cerignola era insieme ai candidati di Forza Italia appartenenti alla stessa coalizione che sostiene, tra i vari collegi foggiani, sia la candidata al Senato sia la sconosciuta (per i foggiani) ROCCELLA alla Camera, entrambe candidate all’uninominale per FDI.
Non entriamo in merito alla fuori uscita dell’ex coordinatore, dal coordinamento provinciale, ma FDI avrebbe dovuto anche aggiornare l’algoritmo.
Per evitare altri danni causati dall’inutile, chi vuole votare al Senato per FDI nel collegio foggiano deve mettere una X o sulla nominativo al senato o sul simbolo di uno dei partiti che sostiene la l’imprenditrice foggiana, diverso da FDI.
È questo un metodo un po’ confusionario di votazione, a causa di candidati dello stesso partito che non dimostrano di andare d’accordo sul metodo di fare campagna elettorale.
Se si sbaglia a votare si aiuta la candidata al senato all’uninominale, se si pensa troppo si aiuta il candidato FDI alla Camera: in questa maniera i due candidati FDI all’uninominale e al proporzionale si farebbero fuori tra di loro.
Il futuro parlamento sia alla camera che al senato non merita allora, che le scelte siano fatte dall’alto senza considerare la base.
Che questi errori non si ripetano più, perché si prendono in giro i cittadini elettori