Nemici del Pd a livello nazionale, in Puglia si apre una linea morbida tra Conte e Emiliano
Giuseppe Conte oggi ancora in Puglia dove viene tracciato una linea di morbida tra Emiliano e Conte. Esiste un accorda pur labile tra il Movimento Cinque Stelle è al governo regionale.
In Puglia amici del Pd di Emiliano. Alle urne nemici. Giuseppe Conte oggi a Brindisi ha tracciato una NUOVA linea di confine sensibile nella sua regione. Ricordiamo come detto a Foggia ieri sera “il Movimento Cinque Stelle è al governo insieme ai democratici in Puglia e siamo forti.
“D’ora in poi qualsiasi nuova prospettiva di coalizione col Pd sicuramente andrà discussa sui territori, caso per caso, perché dopo quello che è successo non rimarremo indifferenti” ha detto il presidente del M5S rispondendo a chi gli chiedeva delle alleanze sui territori. In Puglia, il M5S esprime anche un assessore nella giunta di centrosinistra, Conte è stato assai meno duro: “Quando si prendono degli impegni dei cittadini si mantengono. Le amministrazioni in corso che stanno lavorando bene non si toccano”.
Come possiamo definirli “segnali di pace” queste considerazioni sono state fatte dal governatore pugliese Emiliano. Conte si è lasciato andare in considerazioni personali riconoscendo ad Emiliano buon senso.: “Emiliano ha detto una cosa che è oggettiva, cioè chi vota noi non vota la Meloni. E ho già detto che non faremo accordi con FdI e con la Meloni. Queste ricette della destra sono insostenibili, inadeguate e insufficienti. Quindi è chiaro che il nostro voto contribuisce a tenere lontano le destre”.
Ha aggiunto La “norma votata” da “FI, Pd e Italia Viva per far saltare il tetto dei 240mila euro l’anno dei mega stipendi degli alti dirigenti dello Stato è veramente vergognosa, sarà la prima cosa che ci impegniamo a rimuovere nella nuova legislatura”.
“Siamo il fanalino di coda in Europa per gli stipendi bassi da vent’anni che non crescono non siamo riusciti a introdurre il salario minimo, non ce l’hanno appoggiato, abbiamo paghe da fame di due tre-eurolordi l’ora e hanno trovato ieri il tempo, Forza Italia, il Pd e Italia Viva, per votare un emendamento per far saltare il tetto dei mega stipendi degli alti dirigenti dello Stato”. “Ci hanno dato degli irresponsabili perché abbiamo difeso l’emendamento per sbloccare la circolazione dei crediti bloccati per salvare 30-40mila famiglie, e ieri hanno votato questa norma”.