CONTRABBANDO DI ALCOL, CONTRAFFAZIONE ALIMENTARE E AUTORICICLAGGIO. DUE CERIGNOLANI IN CARCERE E INTERDIZIONE DALL’ATTIVITA’ DI IMPRESA.

Nei  giorni  scorsi  i  Finanzieri  del  Comando  Provinciale  di  Foggia  hanno  eseguito  un’ordinanza  di  custodia  cautelare  in  carcere,  emessa  dal  Tribunale  di  Foggia  – Ufficio del G.I.P. – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di  2 soggetti, operanti nel settore della rivendita all’ingrosso e al dettaglio di bevande  alcoliche,  indagati  per  ricettazione,  sottrazione  all’accertamento  ed  al  pagamento dell’accisa  sulle  bevande  alcoliche, uso  di  contrassegni  di  Stato  contraffatti, commercio di sostanze alimentari contraffatte ed adulterate ed autoriciclaggio, con contestazione per entrambi della qualità di delinquenti abituali e/o professionali. 

Nei  confronti  dei  medesimi  indagati  è  stata  notificata  altresì  l’applicazione  della  misura  interdittiva  –  per  un  anno  –  del  divieto  di esercitare  qualsiasi  attività imprenditoriale  avente  per  oggetto  il  commercio  di prodotti  alimentari  nonché  un  provvedimento di sequestro preventivo della sede operativa della ditta di Cerignola,  e  il  sequestro  preventivo  dei  prodotti  alcolici  sequestrati  nel  corso  delle  indagini,  miscelati con additivi chimici altamente dannosi per la salute umana, imbottigliati  con marchi contraffatti di note case produttrici del settore e sigillati con contrassegni  di Stato falsi. Le contraffazioni scoperte hanno riguardato famose etichette di bevande alcoliche, tra cui i marchi Moët & Chandon® e Rum Don Papa®, ma anche preparati alcolici per cocktail e bevande alcoliche di largo consumo, non autorizzati e in totale evasione di  imposta (accisa). Il  provvedimento  cautelare  del  Tribunale  giunge  all’esito  di  indagini  preliminari svolte, sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica presso il  Tribunale  di  Foggia,  dai  militari  della  Compagnia  della  Guardia  di  Finanza  di Cerignola. Il Tribunale, nel riconoscere la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati in ordine ai reati contestati dalla Procura della Repubblica di Foggia, nonché l’allarmante gravità e pericolosità per la salute umana delle condotte  accertate nel corso delle indagini, ha evidenziato il concreto e attuale pericolo di una loro reiterazione, ritenendo quindi sussistenti le esigenze cautelari sia delle misure custodiali in carcere sia della contestuale misura interdittivadel divieto di esercitare per  un  anno  qualsiasi  attività  imprenditoriale  avente  ad  oggetto  il  commercio  di prodotti alimentari.Il paventato pericolo di reiterazione si è infatti ​concretizzato con il rinvenimento- durante  l’esecuzione  del  provvedimento  del  Tribunal​e  –  presso  la  sede  operativa dell’azienda di Cerignola, di 955 bottiglie di bevande alcoliche con marchi contraffatti di note case produttrici e sigillate con altrettanti contrassegni di Stato falsi.  

Va precisato che la posizione degli arrestati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che gli stessi non possono essere considerati colpevoli sino ad eventuale pronuncia di sentenza definitiva di condanna. 

L’attività di servizio riportata testimonia il costante impegno operativo dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, in perfetta sinergia con la locale Procura della Repubblica, sia nel contrasto ad ogni forma di comportamento irresponsabile  e  pregiudizievole  per  la  salute  dei consumatori,  sia  nella  lotta  alla contraffazione  e  ad  ogni  forma  di  evasione  fiscale,  fenomeni  moltiplicatori  di illegalità, distorsione della concorrenza e ricchezza illecita.  

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