Vigili del fuoco pugliesi manifestano: “Manca personale, cosa che fa allungare i tempi d’intervento “
Tutti i sindacati hanno manifestato innanzi alla Prefettura di Bari: “Esiste una carenza di personale,sia amministrativo che operativo.
servirebbe un 30% di uomini in più
La forza lavoro dei vigili del fuoco pugliesi sono in agitazione. Necessitano il 30% di personale in più,soprattutto in estate dove gli interventi aumentano ma il personale non c’è. Manca personale amministrativo e funzionari,inoltre manca il personale operativo, significa mancano le persone operative che formano,operativamente le squadre. Che possiamo dire che spesso molto per non dire sempre “Riusciamo a garantire il servizio di soccorso solo per spirito di abnegazione , facendo oltre il dovuto,trascurando la famiglia e certe volte anche la sicurezza”.
I sindacati si rivolgono al Ministero dell’Interno. Tutte le sigle sindacali Fns Cisl, Conapo, UilPa, Fp Cgil, Confsal e Usb hanno promosso una manifestazione in piazza della Libertà nella mattinata di ieri 21 giugno ,mettendo in evidenza i mezzi che utilizzano. Nella giornata di ieri hanno avuto un incontro con la prefetta dott.ssa Antonella Bellomo. Ricordiamo che i sindacati avevano aperto la vertenza il 23 aprile, per chiedere al Ministro La Morgese, di colmare le attuali carenze numeriche.
“Siamo scesi in piazza per manifestare,sia perché esiste un grande problema la mancanza di personale , ma anche di mezzi, ci ha portato all’esasperazione –ci sono alcuni comandi in Puglia che hanno mezzi che hanno quasi 25 anni di operatività”.
Il segretario UilPa Puglia Giuseppe Santoro, ha dichiarato “ è iniziata la campagna boschiva regionale, facendo aumentare gli interventi ma essendo poco il personale, lo stesso fa sia il servizio quotidiano sia quello straordinario. Facendo doppi e in alcuni casi triplo turno,per garantire il soccorso .
Spesso le squadre sono impegnate in altri interventi e si è meno rapidi nell’andare da un luogo all’altro, abbiamo bisogno di nuovo personale urgentemente”.
I dati forniti dalla Cisl, la Puglia ha 29 sedi dei vigili del fuoco, in pratica una ogni 670 chilometri quadrati, e una dotazione organica teorica di 2.280 persone. In Emilia Romagna (regione che ha un numero simile di abitanti), invece, ce n’è una ogni 522 chilometri. “E c’è disparità anche nel rapporto tra uomini a disposizione e interventi effettuati”. In Puglia, nel 2019, è stato di 25 mentre in Emilia è di 18. E il carico dunque è maggiore.
Tobia Morelli , coordinatore funzione pubblica Cgil Vigili del Fuoco Puglia “Siamo venuti in piazza per chiedere l’istituzione del polo didattico regionale” .
La nostra regione è sede di scuola di formazione ma a oggi non è ancora decretato”. La denuncia dei sindacati, infatti,è molto chiara, il personale formatore viene sottratto dal dispositivo di soccorso per essere impiegato nei corsi d’ingresso dei nuovi vigili per le diverse specializzazioni. “Anche su questo argomento abbiamo chiesto più volte al dipartimento il riconoscimento con decreto delle scuole di formazione pugliesi presenti nella direzione regionale e al comando di Brindisi. Così facendo ci sarebbe un incremento d’organico che ci consentirebbe di non incidere sul dispositivo di soccorso”.