“Mi fai essere un assassino, ti ammazzerò”. Cartelli choc attaccati agli alberi in centro città contro il Procuratore Vaccaro e un maresciallo dei Carabinieri

Cartelli su carta,con scritte di minacce di morte e offese sono comparsi nel centro di Foggia, nei confronti del procuratore capo Vaccaro e di un maresciallo dei carabinieri. E’ la terza volta “Tutto questo non è un gioco”, sarà lo stesso personaggio dell’altra volta o qualcosa di molto più serio?

Sul cartello  di carta bianca scritto con un pennarello “Visto che mi costringi a diventare un assassino, ti ammazzerò“. Sembrano minacce molto determinate. 

 Le minacce e offese sono comparse nel centro di Foggia nei confronti procuratore capo Ludovico Vaccaro e di un maresciallo dei carabinieri. Scritte a mano su alcuni fogli di carta, le intimidazioni,sono state affisse su degli alberi nel  pieno di un pomeriggio di estate. Attaccati con dei chiodi,sugli alberi di una strada che in orari di punta è una zonapedonale del capoluogo. Come considerare tale gesto ? deplorevole gesto, compiuto per cosa?Per alzare il livello di attenzione o per distrarre l’attenzione. Certamente il 12 giugno 2022 entrerà su tutti i motori di ricerca è sarà trascritto sul curriculum (si fa per dire) del Dott.Vaccaro. Certamente questo è un rivelatore di un clima che tutta la capitanata sta vivendo da tempo, questa minaccia se tale si può chiamare,minaccia una quotidianità della città e nel territorio circostante ma soprattutto della famiglia del Procuratore.

Le frasi oltraggiose nei confronti del Procuratore Vaccaro sembrano scritte da una persona che abbia ricevuto una ingiustizia da qualcuno che opera in procura. Dagli elementi raccolti fino adesso  l’autore per il momento sconosciuto .

La pseudo, persona asserisce di essere stato vittima di un qualcosa che lo ha scolvolto. Dagli elementi raccolti dagli investigatori si evince una persona che ha un forte stress causato da un comportamento della procura.Sui cartelli era scritto “Quale diritto divino ha per umiliarmi in questo modo? Come si permette?“, non sono offese,e  come se chiedesse audizione al procuratore. Inoltre si rivolge anche ad un funzionario dell’Arma dei Carabinieri  un maresciallo. E ancora a quest’ultimo “Quanto ti passa ‘il verme’ per evitare di essere cacciato dall’arma? Delinquente nato“. Considerazioni  gravi ed esplicite,dove chi opera nella criminalità sa chi potrebbe averle scritte. In passato,in centro città, fu fermato una persona ,sempre dai Carabinieri,un personaggio che andava in giro ad gridare offese nei confronto del procuratore della Repubblica dott.Vaccaro e nei confronti di un maresciallo dei carabinieri con cartello attaccato al corpo. Entrando nel dettaglio,analizzando il cartello affisso si evince che è stato attaccato con due chiodi laterali,pertanto si potrebbero rilevare delle impronti digitali,salvo se il responsabile ha usato dei quanti. Vedremo nei prossimi giorni come si svilupperà.

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