OPERAZIONE “RE DEI BONUS “IN 11 REGIONI LA PUGLIA COLLEGATA
Lo Stato italiano frodato per 440 milioni di euro, attraverso la commercializzazione di falsi crediti di imposta: questa l’accusa per il “re dei bonus” e un commercialista, scovati dalla Gdf, latitanti in Colombia e in Repubblica Dominicana.
Il “re dei bonus” e il commercialista erano riusciti a sfuggire all’operazione “Free credit” della GdF del Comando Provinciale di Rimini, che aveva portato a 35 misure cautelari e oltre 80 perquisizioni in Emilia Romagna e, in contemporanea, in Abruzzo, Basilicata, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto.
Un blitz che aveva colpito un’organizzazione con base operativa a Rimini, ma ramificata in tutto il territorio nazionale, composta da 56 associati e 22 prestanome, indagati con l’accusa di aver frodato lo Stato italiano per 440 milioni di euro commercializzando falsi crediti di imposta, i cosiddetti “bonus”, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il Decreto Rilancio, durante la fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Covid-19 per aiutare le imprese e i commercianti in difficoltà.
Solo due indagati erano riusciti a sfuggire nella maxioperazione, ritenuti, allo stato delle indagini, il capo del ramo pugliese dell’organizzazione e un commercialista – la mente tecnica.
Pochi giorni prima dell’esecuzione delle misure cautelari erano volati a Santo Domingo e in Colombia per una breve vacanza, ma, saputo della retata che aveva smantellato l’organizzazione criminale, avevano deciso di non rientrare più in Italia, convinti di essere ormai al sicuro in quel paradiso tropicale.
Ma gli inquirenti della Procura della Repubblica e gli specialisti del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rimini hanno monitorato ogni spostamento, e, seguendo le procedure previste dall’ordinamento e dagli accordi internazionali oggi hanno preso in consegna i due geni della truffa.
Quando vuole, lo Stato riesce a fare lo Stato!