Centro del Narcotraffico a San Severo, tra gli arrestati ci doveva essere anche il giovane ucciso davanti al bar.
Dopo lunghe e complicate indagini è stata scoperta la “camera della droga”. La vendita degli stupefacenti avveniva in un edificio tenuto sotto controllo h24 da un completo e sofisticato impianto di videosorveglianza.
Colpo grosso per la “Squadra Stato” ai narcotrafficanti di San Severo. I carabinieri della Compagnia sanseverese, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia, Sio 10° Rgt Campania e Sat 11° Rgt cc Puglia, unitamente ai Reparti specializzati dell’Arma dei Carabinieri (Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Puglia), con l’ausilio di un elicottero e unità cinofile, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Foggia, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 persone, di cui 3 già sottoposte, per altra causa, a custodia cautelare in carcere, ed una già ai domiciliari, indagate, ognuno a vario titolo, per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, continuata e in concorso, commessi nel periodo compreso tra il novembre 2020 ed il giugno 2021, nel territorio di San Severo.
L’attività di indagine è stata condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di San Severo sotto la direzione ed il coordinamento della Procura della Repubblica di Foggia. Tra i coinvolti figura anche il 30enne Salvatore Lombardi, ucciso ad aprile scorso da un minorenne reo confesso. Gli altri arrestati sono Benito Di Canito, 31 anni, volto noto agli inquirenti, Fabio La Pietra, 21 anni, Alessio Vaglia, 21 anni, Michele Cristino, 21 anni e Nicola Forte, 39 anni.
L’attività di investigazione – riportano i carabinieri in una nota stampa – è nata come una “costola” di una pregressa operazione di fine 2020, nella quale uno degli arrestati era indagato per l’esplosione di colpi d’arma da fuoco nei confronti di un altro sanseverese, con il verosimile intento estorsivo, per pregressi debiti non estinti dalla vittima, il tutto, almeno in una prima fase, apparentemente scollegato dal mercato criminale della droga. La denominazione “Drug Room”, data convenzionalmente all’indagine, fa riferimento ai luoghi individuati dalla polizia giudiziaria come quelli in cui si svolgeva l’attività di spaccio, ossia una vera e propria “camera della droga” realizzata all’interno di uno stabile di edilizia popolare, controllata h24 da videocamere e persone complici, nonché alla difficoltà nel districarsi all’interno dello stabile, poiché gli abusi edilizi creati all’interno comportavano la possibilità per gli indagati di nascondere o disfarsi agevolmente dello stupefacente all’atto dell’intervento delle forze dell’ordine.
L’attività in questione può essere quindi considerata come “gemella” di un’altra operazione svolta, precedentemente, sempre dal N.O.R. della Compagnia di San Severo, conclusasi con 3 ordinanze di custodia applicative degli arresti domiciliari, denominata “mini Market” ed eseguita nel febbraio 2022. Infatti, l’attuale saletta di spaccio è ubicata all’interno del medesimo complesso di edilizia popolare del centro sanseverese, dove in qualche modo si verificava in parallelo una sorta di concorrenza tra i due locali di spaccio. In particolare, il locale destinato alla vendita sembrava, anche in questo caso, un vero e proprio mercatino della droga, perché vi era la presenza di un ripiano dove venivano forniti ai clienti vari tipi di sostanza stupefacente, come eroina, cocaina, marijuana e hashish.
Le indagini, che hanno consentito di individuare i canali di approvvigionamento sempre dall’hinterland sanseverese, nonché dal vicino Molise, si sono articolate in servizi di osservazione, pedinamento e controllo, in attività di intercettazione (telefoniche e ambientali) ed in attività di riscontro alle stesse, con conseguenti arresti in flagranza e sequestri di sostanze stupefacenti. Nel corso della stessa, in particolare, sono stati sequestrati complessivamente circa 220 grammi di cocaina, 20 grammi di marijuana, 220 grammi di hashish e 20 grammi di eroina nonché la somma contante pari a circa 16.000 euro. Ad ulteriore riscontro di quanto emerso nel corso dell’attività di P.G. diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, sono stati effettuati 4 arresti in flagranza di reato e 3 deferimenti in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un deferimento per evasione dagli arresti domiciliari e segnalati 7 assuntori di droga in prefettura.
Durante l’esecuzione di tale attività di Polizia Giudiziaria è stato arrestato in flagranza di reato un 36enne, già noto alle forze dell’ordine, in quanto trovato in possesso di circa 10 grammi di cocaina ed alcune centinaia di euro (contestata la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), sono state denunciate a piede libero altre due persone per la medesima violazione di Legge, nonché sequestrati preventivamente i locali utilizzati per l’attività di spaccio di droga in riferimento, monitorati durante le indagini svolte nei mesi scorsi dai carabinieri della Compagnia di San Severo, su coordinamento sempre della Procura della Repubblica di Foggia.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari; dunque si precisa che, al momento, a carico degli indagati arrestati sono stati acquisiti unicamente indizi di colpevolezza, ritenuti dal gip di tale gravità da legittimare l’applicazione delle misure cautelari eseguite. Si intende quindi affermare infatti come gli indagati non vadano considerati colpevoli fino alla condanna definitiva.
Tale ennesima operazione antidroga testimonia, ancora una volta, il costante ed incisivo impegno della Magistratura di Foggia e dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto delle attività delittuose del Circondario, aventi come core business il narcotraffico, a tutela quindi dei cittadini del territorio e delle relative Comunità.