LUCERA.SERVIZI DI CONTROLLO STRAORDINARIO DEI CARABINIERI

DEL TERRITORIO ARRESTI  E  SEQUESTRI  DI ARMI E DROGA.

CENTRO DI SMISTAMENTO DELLA DROGA IN CAPITANATA ,È SEMPRE SAN SEVERO-TORREMAGGIORE.

Intensificata nelle ultime settimane la pressione dei Carabinieri della Compagnia di Lucera per contrastare  fenomeni  delittuosi  che  attanagliano  la  città  federiciana.  Significativa  l’attività  di  contrasto  al  fenomeno  dello  spaccio  e  consumo  di  sostanza  stupefacente,  come  dimostra  un  recente blitz dei Carabinieri della Compagnia, coadiuvati da squadre dei Cacciatori di Puglia e del Nucleo Cinofili di Modugno, svoltosi sempre all’interno del famigerato quartiere Cappuccini, a seguito del quale è scattata una nuova retata antidroga, che fa il paio a quella “interforze” che nel   mese   di   luglio   coinvolse   oltre   ai   militari   della   Benemerita,   gli   uomini   del   locale   Commissariato e quelli della Tenenza della GDF.

In quella precedente occasione furono recuperati circa 2 chili di stupefacente tra cocaina, hashish e marijuana unitamente a diverse munizioni per arma da fuoco e tratte in arresto due persone per detenzione ai fini spaccio di hashish. 

Questa   volta   il   risultato   ottenuto   dai   Carabinieri   della   Compagnia,   che   hanno   operato   autonomamente,  è  stato  particolarmente  significativo:  sono  stati  quasi  11  i  chilogrammi  di  stupefacente  rinvenuto,  tra  hashish  (oltre  10  chili)  e  cocaina  (circa  mezzo  chilo)  ed  altre  due  persone, un 36enne e un 32 enne, tratte in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

Sempre in Lucera i militari dell’Arma hanno arrestato un 45 enne, ritenuto responsabile dei reati di ricettazione, detenzione di arma clandestina e di munizionamento; l’uomo, è stato trovato in possesso di una pistola cal. 7.65 avente matricola abrasa, più altre munizioni di calibro diverso, illegalmente detenute.

La  recente  azione  di  contrasto  dei  militari  della  Compagnia  tuttavia,  non  si  è  limitata  al  solo settore della droga e delle armi ma si è estesa su svariati fronti.

Una serie di controlli operati alla circolazione stradale, attraverso i classici “posti di blocco” ha consentito di ottenere risultati significativi in tal senso sanzionando numerosi utenti della strada soprattutto  per  mancata  copertura  assicurativa,  per  mancata  revisione,  per  molteplici  condotte  imprudenti (guida col cellulare, senza cintura) nonché per parcheggi “selvaggi”; anche attraverso l’educazione  stradale,  i  militari  cercano  di  dare  un  segnale  concreto  che  possa  generare  un  maggiore senso di responsabilità e di rispetto delle regole.

Nell’ambito  di  tali  attività,  la  perizia  dei  militari  ha  portato  anche  al  sequestro  di  una  carta  di  circolazione straniera cui era stato apposto un timbro di revisione presumibilmente falso ed al contestuale deferimento all’AG del presunto responsabile. 

L’azione  di  contrasto  si  è  estesa  anche  ai  limitrofi  comuni  di  Casalnuovo  Monterotaro  e  Torremaggiore con attività d’iniziativa dei militari che hanno consentito di:-trarre in arresto, in​Torremaggiore, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un  24  enne,  di  Torremaggiore,  trovato  in  possesso  di  9  dosi  di  cocaina  e  materiale  per  il   confezionamento delle c.d. “ciliegine”;-denunciare in stato di libertà, per lo stesso reato 20 enne di origine torrese ma residente a Casalnuovo Monterotaro, trovato in possesso di marijuana;-rinvenire  in Torremaggiore  n.  4  manufatti  in  terracotta,  risalenti  al  V-  IV  Secolo  a.C.  di  manifattura  Dauna,  illecitamente  detenuti  da  57  enne  torrese  denunciato,  pertanto,  per impossessamento illecito di beni culturali e ricettazione- denunciare per possesso di documenti falsi un 24enne di origine albanese trovato in possesso di n. 2 patenti di guida albanesi, verosimilmente contraffatte ​rinvenute durante un controllo presso l’abitazione del predetto in Torremaggiore.

Va  precisato  che  il  procedimento  in  riferimento  si  trova  ancora  nella  fase  delle  indagini  preliminari e che l’indagato, seppur attinto da gravi indizi di colpevolezza, in relazione al reato per il quale si è proceduto, non può essere considerato colpevole fino a condanna definitiva.  

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