La procura di Bari va oltre il proprio territorio,apre un’indagine sui crimini di guerra in Ucraina

La procura di Bari ha aperto un fascicolo d’inchiesta su crimini di guerra da parte di soldati russi su civili ucraini. L’ ipotesi di reato  contro ignoti per “collaborazione internazionale su crimini di aggressione”.• Stando a quanto si apprende, da indiscrezioni il fascicolo è stato aperto dopo la richiesta che Eurojust, l’Unità di cooperazione giudiziaria dell’Unione europea (Ruolo: aiuta le amministrazioni nazionali a collaborare per combattere il terrorismo e gravi forme di criminalità organizzata che interessano più di un paese dell’UE.• coordinando le indagini e i procedimenti giudiziari che interessano almeno 2 paesi• contribuendo a risolvere conflitti di giurisdizione• agevolando la definizione e attuazione di strumenti giuridici dell’UE, come il mandato d’arresto europeo o i provvedimenti di confisca e congelamento).•  ha avanzato alle Procure presso la Corte penale internazionale e nei diversi Stati membri di «conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l’umanità commessi in Ucraina». A Bari l’indagine, delegata alla Polizia, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi e dall’aggiunto Francesco Giannella.

Gli investigatori hanno già  raccolto i racconti di molte persone,profughi in fuga dalla guerra e arrivati  in Puglia. Tra i reati che potrebbero essere ipotizzati una volta raccolte tutte le testimonianze, ci sono anche crimini sessuali, ma soprattutto omicidi e violenze di ogni genere.

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