Protezione civile Bari:sospesa gara per la sala radio progetto da mezzo milione ma senza autorizzazioni

Il Nucleo Economico della Guardia di Finanza di Bari sta effettuando una attenta disanima delle procedure sia di progettazione che di revoca dei diversi  bandi. Sospesa la gara della Centrale Radio della Protezione Civile.

Nell’Autunno la Regione Puglia,divisione Protezione Civile con a Capo Lerario  aveva indetto una gara con una serie di documentazioni allegate che in sostanza non dicevano nulla. Da una verifica della Guardia di Finanza si è riscontrato che non esisteva un progetto,un capitolato e non aveva nemmeno le autorizzazioni in merito alla costruzione,concessione edilizia. L’importo era di circa mezzo milioni di euro. Partita inizialmente come una  ristrutturazione di un pezzo dell’ex Enaoli di Castellaneta Marina, nella quale si  doveva  realizzare la sala Radio della Protezione Civile. Facciamo notare che l’immobile era  stata  ristrutturata in precedenza per metà .Tutto ciò certificato con una relazione dettagliata dal successore di Lerario il dirigente dell’Economato, Fabio Plantamura, che ha preso il posto. Il dirigente Plantamura, immediatamente dopo aver riscontrato tutto ciò,revoca in autotutela il bando di Gara per la costruzione della Centrale Radio della Protezione Civile. Nell’atto  dirigenziale, scrisse lo stesso, che il suo predecessore aveva indetto gara senza avere un  capitolato, una concessione edilizia e che il tutto era stato preparato dall’ing. Antonio Mercurio,tutto fare di Lerario. 

Perche si riscontro tale negligenza?

Tale relazione, effettuata dal Plantamura andò a finire in maniera diretta tra la documentazione sequestrata dalla Guardia di Finanza che stava indagando,è sta ancora indagandone , sui presunti illeciti di Lerario. Chissà,come mai? Come mai  fu immediatamente tra le mani della Guardia di Finanza. Che esisteva un metodo Lerario,certamente è riscontrabile ma che sia definito “Sistema Lerario” ci pare molto strano,visto che il dirigente rispondeva a due politici della Regione perchè era in stretto contatto. I  presunti illeciti del “metodo Lerario”,facevano parte di una  task force nominata dai vertici della Regione. Dopo gli arresti del 24 dicembre 2021 fu ricomposta sempre dagli stessi vertici politici. 

Come si arrivò alla gara per la costruzione della Centrale Operativa della protezione Civile a Castellaneta  Marina(TA).

L’Ing. Mercurio  individuò un finanziamento da circa 585mila euro. Immediatamente informo Lerario il quale desse via libera.

Si decise di effettuare una procedura negoziata,cioè una scelta definita discrezionale,dove gli enti possono utilizzare. Scelsero  una decina di operatori senza rispettare il criterio della rotazione, dopo la pubblicazione sul portale Empulia,spieghiamo per chi non conosce detto portale ( processo di acquisto interamente telematico per l’approvvigionamento di beni e servizi standardizzati, limitato nel tempo e aperto per tutta la sua durata agli operatori economici.) Nei primi mesi dell’anno alcune ditte avevano presentato le offerte. Cosa accadde, che prima che scadesse il termine per la presentazione delle domande, la procedura fu bloccata per essere subito dopo, circa 40giorni definitivamente sospesa in autotutela. 

Perché ritirata in autotutela?

Il controllo tecnico amministrativo effettuato da Plantamurra riscontro una serie di negligenze di natura tecnica – amministrativa. Per completezza l’ing. Mercurio subentrò come responsabile unico del procedimento l’ingegnere Michele Carella mentre direttore dei lavori è stata nominata Sabina Della Crociata.

Il  progetto fu effettuato  dall’ingegnere Mercurio, anche lui indagato nell’inchiesta sull’ospedale alla Fiera del Levante e a dicembre scorso trasferito dall’Economato

Fabio Plantamura nella relazione lo defini’ ” progetto carente” – privo persino del capitolato d’appalto e di alcune autorizzazioni edilizie. Lo scrisse evidenziando le carenze, “lo ritengo a chiare lettere privo delle fondamentali  autorizzazioni per l’espletamento di una gara”. Fabio Plantamura,  ha preso il posto di Mario Lerario, che fu travolto  dall’’inchiesta per corruzione.

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