Basilicata: Dopo denuncia della Fials si dimette la Rsu della Cgil incompatibile: tradisce gli elettori per rimanere componente di commissione in concorso regionale…perché mai ?
Come al solito gli intrecci tra la governance e sanitaria Lucana e sindacalismo di comodo esiste da una vita e esisterà sempre.Questa volta chi ha fatto fuori uscire tale situazione è stato un sindacato, come fece tempo fa un altro sindacato che denuncio un sindacalista di Foggia della provincia,riemerso in questi ultimi anni come componente di una società partecipata del comune di Foggia. Mentre in questo caso è stato un sindacato nel mondo della sanità a denunciare il caso è ancora una volta la Fials. Questa volta protagonista della vicenda è una sindacalista della Cgil. Componente di una commissione regionale di concorso, decide di candidarsi per la rappresentanza sindacale unitaria, ben sapendo che non poteva per conflitto d’interesse. I due incarichi sono incompatibile.
La FIALS – spiega il segretario provinciale della Fials, Giuseppe Costanzo – questa componente della RSU del CROB di Rionero in Vulture, in quota Cgil, si è tempestivamente dimessa da rappresentante sindacale, preferendo mantenere l’incarico di componente titolare della commissione esaminatrice di un concorso pubblico regionale (per la copertura di posti di collaboratori amministrativi) attualmente in fase di svolgimento in Basilicata”. “Come è noto – prosegue la nota della Fials – il testo unico sul pubblico impiego sancisce l’incompatibilità tra componente RSU e componente commissione concorso al solo scopo di garantire l’imparzialità e la trasparenza massima della procedura selettiva, premiando il merito dei candidati. Così, la sindacalista CGIL in questione – messa di fronte all’obbligo di scegliere – ha lasciato la rappresentanza sindacale unitaria e ha preferito continuare a gestire la commissione del concorso”. “Ancora è limpida nella nostra mente la passione messa dalla citata esponente nella campagna elettorale per il voto del 5, 6 e 7 aprile. L’impegno e le promesse nel chiedere i voti e nemmeno una settimana per abbandonare tutto, tradendo anche il consenso avuto. Lasciamo ai lavoratori ogni valutazione su questa scelta. Ma quel che è altrettanto anomalo e preoccupante è che alla RSU del Crob non è mai giunta alcuna nota di dimissioni (è stata trasmessa soltanto alla direzione aziendale…). Le dimissioni, infatti, non sono state formulate per iscritto alla RSU del Crob, unico organismo competente per prendere atto delle eventuali dimissioni di un componente RSU. Il tutto ci sembra molto anomalo”.
La Fials “spera davvero in un intervento urgente della segreteria sindacale di riferimento (CGIL), a ripristino di un minimo di buon senso, correttezza, trasparenza e imparzialità. Inconcepibile quel che è accaduto: che una sindacalista della CGIL eletta in seno alla RSU di un’azienda del SSR possa, dopo aver tentato di ricoprire illegalmente il doppio ruolo, lasciare la rappresentanza sindacale pur di continuare a gestire il concorso come componente di commissione. Un ruolo che, per imparzialità e trasparenza, non si addice a una sindacalista di questo tipo”.