IL TAR PUGLIA DA TORTO ALL’UNIVERSITÀ DI FOGGIA “NON È MECCANISMO LEGALE MA ABUSIVO “
L’esito della votazione è l’espressione di una scelta di campo, ispirata da una logica di tipo cooptatorio e disancorata da un esame obiettivo delle valutazioni esperite dalla commissione”.
LA SENTENZA DEL TAR.
Il Tar di Puglia, con una sentenza che ha messo in discussione totalmente i metodi dell’Universita di Foggia.Lo scorso 4 aprile, il Tribunale Amministrativo Puglia ha emanato una sentenza che ha condannato, l’operato di Pierpaolo Limone, rettore dell’Università di Foggia,in merito alla vicenda che coinvolgono i quattro professori del Dipartimento di Scienze Agrarie sito in Via Napoli a Foggia.I professori, da un giorno all’altro si sono ritrovati senza la possibilità di svolgere attività didattica e ricerca in un dipartimento afferente alle proprie conoscenze.
La sentenza accoglie in pieno il ricorso dei docenti contro quella che i giudici amministrativi ritengono una manovra architettata per giungere a “un allontanamento coattivo di docenti “indesiderati” in quanto ritenuti organizzativamente problematici”.inoltre aggiunge che tale comportamento cioè, la cooptazione, come ripetono i giudici, non è un meccanismo legale, ma abusivo, perché non fa comprendere perché costituire una commissione giudicatrice con soldi pubblici, per una valutazione terza, imparziale, oggettiva, come se il dipartimento, fosse “cosa propria”.Conclusione -uno schiaffo alla meritocrazia, alle regole della competizione, della selezione, della comparazione, della trasparenza.