L’omicidio di Roberto Russo, riapre l’ennesima faida a Foggia.

L’uccisione di Roberto Russo ha fatto lavorare gli investigatori tutta la notte,per capire cosa fosse  successo ieri sera a Foggia. Sicuramente nella notte sono affiorati nuovi particolari dalle indagini sull’omicidio successo alle 19.40, il 52enne R.Russo di Foggia assassinato a colpi di pistola e rinvenuto senza vita nella sua auto ieri sera in Via Silvio Pellico. Forse il velo di mistero si sta facendo meno fitto dopo i riscontri di stanotte.

La polizia scientifica ha eseguito i rilievi sull’auto della vittima, una Ford Focus  non trovando nulla, che era parcheggiata sul lato della strada,innanzi ad un club rossonero,come se stesse aspettando qualcuno per andare via. I successivi approfondimenti hanno consentito di stabilire che il Russo è stato sparato sulla tempia con due colpi di pistola. Gli inquirenti stanno indagando per scoprire se chi ha  assassinato, conosceva la vittima,visto che lo stesso era riposto sul sedile in maniera serena.  

La Squadra Mobile , coordinati dalla Procura di Foggia ,sta  lavorando a fari spenti, scandagliando la rete di rapporti della vittima e ascoltando moltissime persone. Spesso, scontrandosi  con reticenze e omertà,comunque il cerchio di amicizie e conoscenze della vittima sta  iniziando a stringersi,attorno ad una serie di sospettati.

Le poche certezze da cui sono partiti gli inquirenti hanno a che fare con la circostanza che Russo, ieri, avesse  un appuntamento in Via Silvio Pellico . Gli ultimi sviluppi delle indagini potrebbero risultare decisivi per scoprire chi doveva incontrare, in definitiva, cosa è avvenuto davvero ieri  sera.Comunque si è trattato di un gesto premeditato per colpire, uccidere e sparire.

Le indagini, a quanto emerso da indiscrezioni,finora, sarebbero concentrate soprattutto nel mondo della droga. Russo un po’ di anni fa fu coinvolto in una indagine sullo spaccio di stupefacenti con  il fratello Giovanni, detto -Giovanni di Foggia-, cognato di Raffaele Tolonese, detenuto, e al vertice del clan Trisciuoglio-Tolonese una delle batterie della Società della mafia foggiana che contano e comandano.

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