I PANIFICI E RISTORANTI SONO IN CRISI”NON RIUSCIAMO AD ANDARE AVANTI”

Gli esercizi tengono duro, ma l’incertezza è in crescita con i rincari dell’energia

sembra che ci sia statA un’inflazione grande” , dichiara il titolare di un  Panificio Alberto, -La farina la paghiamo 15 euro al chilo, l’energia elettrica è aumentata del 50-70%. Le altre materie che utilizziamo si sono rincaratelo strutto, olio e buste, cartoni. Questi ultimi prodotti aumentati non si trovano, o meglio, si, ma con prezzi superiori senza  un motivo. Mi pare non voglio dire cose non vere ,ma mi pare che ci sia molta speculazione, io e i miei colleghi stiamo cercando di bloccare tutto cio’. Inoltre ci è stato un abbassamento  del  fatturato dall’inizio pandemia e ora c’è la guerra, non so cosa succederà. Il potere d’acquisto sarà sempre inferiore e questa è un’altra grande preoccupazione».

Molti titolari di panifici si trovano in una situazione critica , considerando che che la maggior parte di loro effettua consegne a domicilio oltre a fornire piccoli alimentari: c’è anche il costo del carburante che sta influendo in maniera profonda,(prima facevo il pieno al furgone e spendevo 50 euro adesso ne spendo 90 euro, ormai ogni giorno sale, pesando sui portafogli di piccole aziende artigiali come noi”

“Inoltre se vediamo il costo dei cereali, a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina ogni giorno le aziende ci comunicano prezzi differenti perche non sanno nemmeno loro da quale nazione devono importeranno .I ristoranti ci fanno ordini piccolissimi, il costo della pasta è in aumento e si prevede che a breve raggiunga un incremento che potrebbe superare il 15%.

«Oramai stanno aumentando tutte le materie prime e complementari», racconta il titolare del ristorante in centro Foggia,Amedeo. «che dire ..attualmente la differenza si fa sentire soprattutto sulla farina che per noi è essenziale. Noi abbiamo la fortuna di aver stipulato un contratto a prezzo fisso per l’elettricità fino a fine ad agosto,poi vedremoMentre per il gas abbiamo subito un aumento del 50% . Il tutto si sta già facendo sentire sui ricavi.

“Con l’energia elettrica è andata bene anche al ristorante, ci risponde Antonio, il titolare in Via Manfredonia . «Abbiamo un contratto con una società che lavora da anni con sul l’energia rinnovabile e che per ora non ci ha comunicato nessun rincaro. Il gas invece è aumentato di 55% in una settimana e così abbiamo fatto il pieno al bombolone che abbiamo dietro la nostra attività per evitare ulteriori aumenti”. Il giovane titolare la prende comunque con allegria: “Peggio di così non potevamo andare, speriamo che cambi qualcosa, quindi rimaniamo ottimisti”.

“Speriamo che il tutto sia davvero così, perché il quadro generale è tutt’altro che roseo come confermano altri ristoranti di Foggia . I clienti che avevamo che erano abituali vannoalla ricerca del prezzo più conveniente, anche se è difficile trovarlo. In più noi in struttura usiamo il carburante e l’ultima rifornimento è stata una bella salassata. Ora rimane l’ansia della prossima bolletta elettrica. Il costo dell’energia è una preoccupazione che investetutti i fronti, questi aumenti toccheranno sia le utenze civili residenziali che commerciali che di alberghi, tutta la popolazione con tutte le relative conseguenze. Questo condizionerà anche la voglia di andare in vacanza,e le strutture nelle zone di vacanze dovranno rivedere i prezzi per rimanere attrattivi,dovranno abbassare ulteriormente i costi, ma questo non è possibile.” Non lo possiamo proprio fare se vogliamo continuare a sopravvivere”.

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