Blitz nel Bresciano, sventata rapina da 80 milioni di euro,”il colpo della vita”: 31 arresti

È di 31 persone il bilancio degli arresti compiuti ieri in provincia di Brescia per sventare una rapina che secondo il procuratore capo di Brescia Francesco Prete sarebbe stata “efferata” e “molto cruenta” con “un colpo da 80 milioni di euro”, come ha spiegato il procuratore. I fermati sono infatti rapinatori specializzati in assalti a furgoni blindati e caveau, provenienti da Cerignola (Bari), che stavano per compiere un’imponente rapina a mano armata in danno del caveau di un istituto di vigilanza privata a Calcinato nel Bresciano. Tra i fermati ci sono anche due dipendenti infedeli dello stesso deposito Mondialpol che avrebbero avuto il ruolo di basisti.

Chi sono gli arrestati che arrivavano anche dalla Puglia Cerignola

Sono un gruppo criminale di 31 persone accusate di essere rapinatori specializzati in assalti a furgoni blindati e caveau, in gran parte provenienti da Cerignola (FG)

E che stavano per compiere un’imponente rapina a mano armata in danno del caveau di un istituto di vigilanza privata , con sede in Calcinato(BS)

Armi: sequestrati 4 kalashnikov, 1 fucile a pompa, una mitraglietta UZI, una pistola (con svariate munizioni), 21 bottiglie Molotov e chiodi a quattro punte.

Il blitz

l blitz interforze ha sgominato nella zona Ovest del territorio la banda di rapinatori. Massiccio l’intervento delle forze dell’ordine coordinate dalla locale Procura. Un elicottero ha sorvolato per ore la zona, mentre a terra decine di pattuglie hanno cinturato l’area. I residenti hanno avvertito esplosioni. Non si sono registrati feriti. Tra le armi sequestrate quattro fucili d’assalto, pistole, una mitraglietta e chiodi per bucare pneumatici, oltre a 21 bombe molotov che carabinieri e polizia di Stato hanno trovato in un capannone a CazzagoSan Martino nel Bresciano, ritenuto il covo del gruppo.

L’indagine

Un’indagine lunga mesi diretta dalla Direzione distrettuale antimafia di Brescia, e condotta polizia di Stato e carabinieri che ieri sono entrati in azione nell’Ovest bresciano anche con forze speciali che hanno utilizzato granate per fare irruzione in un capannone a Cazzago San Martino, cuore del gruppo criminale. Proprio ieri sera il gruppo avrebbe dovuto portare a termine il colpo ovvero l’assalto al deposito di denaro in un istituto di vigilanza privata a Calcinato. 

Le intercettazioni usate nelle indagini

 Operazione riuscite anche per le tecniche d’intercettazione, dalla Squadra Mobile di Brescia, dal Servizio Centrale Operativo e dal Raggruppamento Speciale Operativo Carabinieri.

Ricordiamo l’impegno dello Stato contro la mafia foggiana

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese a Foggia:

“La paura non deve condizionarci nelle scelte. Bisogna stare dalla parte dello Stato.

La denuncia non può che rendere un po’ più lieve la vita di una persona, perché denunciare significa essere dalla parte del giusto e dello Stato”. 

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