Lo Stato ha il dovere di reagire contro la “quarta mafia”
Lo Stato ha il dovere di reagire contro la “quarta mafia” e di tutelare e difendere i cittadini di Capitanata e lo sviluppo sociale ed economico di questo territorio. Ritengo completamente fuori luogo, in una terra vessata dalle attività mafiose, le dichiarazioni del sottosegretario Sisto, quando ritiene che ci siano cose più urgenti da fare che rivedere la riforma della geografia giudiziaria che, di fatto, ha favorito questa escalation criminale.
Ci siamo pronunciati più volte, istituzionalmente, come Consigli comunali, oltre che provinciale e adesso regionale. A Roma, chi ha il potere di agire deve passare dalle chiacchiere ai fatti e dimostrare se si è “con” oppure “contro” la terra di Capitanata. Non ci sono mezzi termini e mezze misure e soprattutto non c’è altro tempo da perdere.
La sede del Tribunale di Lucera è stata recentemente oggetto di deliberazione, da parte della conferenza permanente degli uffici giudiziari di Foggia, che ringrazio per la sensibilità e la lungimiranza. Questa deliberazione ha per oggetto lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per 4 milioni di euro, programmati in maniera urgente già a partire dal 2022. Uno stabile che sarà perfettamente in grado, rapidamente, di ospitare una sede distaccata della Corte d’Appello di Bari, doveroso supporto alla sovraccaricata giustizia di Capitanata e validissima arma contro le dilaganti attività criminali, senza dimenticare la necessità di presidi di giustizia anche nel cuore del Gargano.
Chiedere la presenza dello Stato ed il rafforzamento delle attività giudiziarie non sono astrazioni ma concetti concreti da perseguire quotidianamente attraverso impegni fattuali e sinergici da parte di tutte le Istituzioni.