Ennesimo incendio è divampato in piena notte, attorno alle 5.00, nella baraccopoli di Borgo Mezzanone.Non ci sono stati feriti o morti,causato da alcune bombole di GPL. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco che sono subito intervenuti prontamente sul posto ma anche polizia e carabinieri.
L’ennesimo incendio divampato nella baraccopoli che ospita centinaia di migranti. Da anni si parla del suo smantellamento e della sistemazione dei migranti ma quella baraccopoli continua ad esistere
L’incendio è divampato in piena notte, attorno alle 5.00, nella baraccopoli di Borgo mezzanone,l’ennesimo. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco prontamente intervenuti,sono intervenutipolizia e carabinieri.
Tutto si è consumato in poco tempo. Alcuni migranti alla vista delle fiamme hanno tentato di domare il rogo con secchi e altri recipienti riempiti nelle poche fontane presenti. Una tragedia annunciata in un luogo diventato un vero e proprio ghetto, senza servizi, luce, acqua e possibilità per gli occupanti di potersi scaldare se non accendendo dei fuochi.
L’incendio potrebbe essere stato originato proprio da bombole di GPL per combattere le gelide temperature delle ultime ore. Una scintilla potrebbe aver provocato le fiamme che si sono rapidamente propagate tra le baracche fatte di materiale infiammabile come legno e plastica. Il prefetto di Foggia Esposito,dopo l’incendio nella baraccopoli, ha convocato una nuova riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Oramai in questo periodo invernale,si usano mezzi di fortuna per riscaldarsi,non troppo sicuri.
Ricordiamo che a Febbraio 2021 era prevista la definizione del protocollo tra la prefettura di Foggia, la provincia e la regione Puglia per la bonifica dell’area circostante l’ex centro di accoglienza richiedenti asilo di Borgo Mezzanone, la cosiddetta “pista”, sede di insediamenti abusivi spontanei di migranti, per lo più braccianti agricoli impegnati nella Capitanata.
Un problema annoso, quello della baraccopoli di Borgo Mezzanone, a Foggia, in una riunione in prefettura, dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari.
Ennesimo incendio è divampato in piena notte, attorno alle 5.00, nella baraccopoli di Borgo Mezzanone. Non ci sono stati feriti o morti,causato da alcune bombole di GPL. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco che sono subito intervenuti prontamente sul posto ma anche polizia e carabinieri.
L’ennesimo incendio divampato nella baraccopoli che ospita centinaia di migranti. Da anni si parla del suo smantellamento e della sistemazione dei migranti ma quella baraccopoli continua ad esistere.
L’incendio è divampato in piena notte, attorno alle 5.00, nella baraccopoli di Borgo mezzanone,l’ennesimo. Le fiamme sono state spente dai vigili del fuoco prontamente intervenuti,sono intervenutipolizia e carabinieri.
Tutto si è consumato in poco tempo. Alcuni migranti alla vista delle fiamme hanno tentato di domare il rogo con secchi e altri recipienti riempiti nelle poche fontane presenti. Una tragedia annunciata in un luogo diventato un vero e proprio ghetto, senza servizi, luce, acqua e possibilità per gli occupanti di potersi scaldare se non accendendo dei fuochi.
L’incendio potrebbe essere stato originato proprio da bombole di GPL per combattere le gelide temperature delle ultime ore. Una scintilla potrebbe aver provocato le fiamme che si sono rapidamente propagate tra le baracche fatte di materiale infiammabile come legno e plastica. Il prefetto di Foggia Esposito,dopo l’incendio nella baraccopoli, ha convocato una nuova riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Oramai in questo periodo invernale,si usano mezzi di fortuna per riscaldarsi,non troppo sicuri.
Ricordiamo che a Febbraio 2021 era prevista la definizione del protocollo tra la prefettura di Foggia, la provincia e la regione Puglia per la bonifica dell’area circostante l’ex centro di accoglienza richiedenti asilo di Borgo Mezzanone, la cosiddetta “pista”, sede di insediamenti abusivi spontanei di migranti, per lo più braccianti agricoli impegnati nella Capitanata.
Un problema annoso, quello della baraccopoli di Borgo Mezzanone, a Foggia, in una riunione in prefettura, dal capo dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari.