Nuove Asl e Aziende ospedaliere, Zullo: “È solo uno stratagemma per moltiplicare le poltrone, senza fondamento giuridico
Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo ha presentato un’interrogazione sulle nuove Asl e Aziende Ospedaliere e ha scritto al premier e ai ministri alla Salute e agli Affari regionali.
Dopo i rilievi di carattere prettamente politico, con un’interrogazione al presidente Emiliano, anche nella sua veste di assessore alla Sanità, – e per conoscenza al premier Draghi, e ai ministri Speranza (Sanità) e Gelmini (Affari Regionali) – il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo, entra nel merito delle ‘istituende’ nuove aziende ospedaliere (al Fazi di Lecce e San Cataldo di Taranto), delle nuove ASL Zero e ASL della Prevenzione.
Puntuali gli interrogativi che vengono posti a Emiliano
1. Come si concilia l’istituzione delle nuove Aziende con le norme tuttora vigenti del Dec. Leg.vo 502/92 e successive integrazioni citate in premessa?
2. Se ha avuto modo di partecipare le Sue scelte alla Conferenza Regionale della Programmazione Sanitaria e Socio-Sanitaria, alle Conferenze dei Sindaci e al Consiglio Regionale il quale dovrebbe essere chiamato ad esprimersi sulle modifiche da apportare alla L.R. 26/2006
3. Se esiste uno studio preliminare che partendo da una nuova visione organizzativa del SSR, individui strategie, percorsi, tempistica, obbiettivi e risultati di maggiore efficienza, efficacia, economicità, eticità e qualità di prestazioni
4. Se esiste un’idea organizzativa delle istituende Aziende con particolare riferimento all’Azienda riguardante la Prevenzione e l’Azienda ZERO per le quali vanno delineati i rapporti con le ASL non solo sul piano amministrativo-contabile ma anche sul piano funzionale in quanto la prevenzione e l’acquisto di beni e servizi incidono sulla funzionalità e l’efficienza delle ASL e delle Aziende Ospedaliere nell’erogazione delle prestazioni”
Al Governo nazionale viene, invece, chiesta una valutazione tecnico-giuridica con questa motivazione:
“L’interrogazione mira a comprendere non solo la visione programmatica e progettuale del Presidente Emiliano sotto il profilo dei risultati e i benefici attesi per la Puglia e i pugliesi quanto la sostenibilità sul piano giuridico delle istituende Aziende ed è per quest’ultimo motivo che siamo ad interpellare Voi come rappresentanti dello Stato. Infatti, l’art 117 della Costituzione, nel disciplinare le materie concorrenti, attribuisce alle Regioni potestà legislative che devono conformarsi ai principi generali legiferati dallo Stato. Ebbene le istituende Aziende in Puglia preannunciate dal Presidente Emiliano sono in netto contrasto con i principi recanti dal Decreto Legislativo 502/ 92 e successive modifiche ed integrazioni e appaiono come uno stratagemma per moltiplicare posti per funzioni dirigenziali frutto di scelte politiche non proprio funzionali al bene comune e alla sostenibilità economico-finanziaria del SSR.
Nel porre la questione alla Vs attenzione, si confida in una valutazione tecnico-giuridica che spetta al Governo e ai Ministri competenti, valutazione per la quale saremmo grati se potessimo esserne informati e per la quale siamo disponibili ad essere sentiti”./comunicato