In Grecia e Cipro, il Papa deplora la sorte dei migranti e il “cimitero” mediterraneo
Il Papa è tornato dal suo viaggio di cinque giorni in Grecia e Cipro.
Durante la sua ultima visita ai giovani di una scuola cattolica ateniese, il Sommo Pontefice ha incoraggiato “l’apertura agli altri” e ha messo in guardia contro gli appelli al consumismo.
Il suo viaggio è stato caratterizzato da un toccante discorso a favore degli aiuti ai migranti. Sull’isola di Lesbo, dove ogni giorno arrivano molti richiedenti asilo, François ha denunciato con forza l’atteggiamento dell’Europa. Con voce sommessa ma parole forti, il capo della Chiesa cattolica ha invitato i Paesi europei ad assumersi le proprie responsabilità non lasciando che alcuni Stati gestiscano da soli il flusso migratorio.
“Non lasciamo che il nostro mare si trasformi in un mare di desolazione e morte. Non permettiamo che questo luogo di incontro diventi teatro di conflitto. Non lasciamo che questo mare di ricordi si trasformi in un mare di oblio. Fratelli e sorelle, vi prego, fermiamo questo naufragio di civiltà”