Il green pass sarà prorogato nel 2022, ma fino a quando?

Tutti ci domandiamo fino a quando il green pass avrà un futuro,sarà prorogato nel 2022? A fine anno 2021 è in scadenza lo stato di emergenza sanitaria,ma da come si stanno mettendo le cose ci sarà una proroga. 

Il green pass prorogato nel 2022,vedremo fino a quando.

Gli organi competenti stanno iniziando  ragionare sul prossimo futuro in merito alla certificazione verde. Il Governo in stato di emergenza, con poteri eccezionali al governo in deroga alle disposizioni di legge,ricordiamo che la proroga è stata effettuata diverse volte. Si sta ragionando su due opzioni: un’estensione fino a primavera, oppure l’estensione fino all’inizio dell’estate prossima,attorno a giugno 2022 con l’obiettivo poi di modularne una minore applicazione, lasciandolo obbligatorio per un numero sempre minore di categorie professionali.

Quest’ipotesi imporrebbero provvedimenti,stato di emergenza e green pass, perché aumentare l’estensione dello status rischierebbe di aumentare le tensioni sociali. Ad ogni modo, sia per lo stato d’emergenza che per l’uso del green pass siamo in una fase interlocutoria, ma nessuna ipotesi è esclusa al momento. Le scelte verranno fatte seguendo soprattutto in base all’’evolversi della pandemia, con i relativi dati di contagi e ricoveri.

La sola certezza,visti gli aumenti dei casi di contagio, dovrebbe essere la prorogal’uso del green pass per una buona parte del 2022. Il tutto è condizionato,in maniera tale da spingere ancora con la campagna vaccinale anche nei prossimi mesi, arrivando al 90% di immunizzati, anche se l’effetto green pass non è tanto sentito. Con i ritmi delle ultime settimane questa soglia potrebbe essere raggiunta verso fine settembre.

In Europa tutti le nazioni stanno allungando il certificato verde. La Francia, il primo Paese europeo ad averlo imposto, ha infatti approvato una legge che consente al governo di ricorrere al green pass fino al prossimo 31 luglio del 2022. Ma in Francia l’obbligo del certificato verde non è stato esteso per decreto anche nei luoghi di lavoro, e quindi la sua proroga sarebbe meno urtante ma molto più incisivo,che in Italia.

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