Sanità in Puglia,da 35 milioni ne arrivano 32 per esami e visite
Il Governo invia fondi per risolvere il problema delle liste di attesa. Come lo utilizzeranno questi fondi per pagare straordinari o per altro?
Da 35 milioni richiesti ne arrivano 32 milioni,questa la cifra che la regione Puglia riceverà dallo stato per riuscire abbattere le liste di attesa. Discreta somma per potenziare i servizi sanitari, serviranno, in parte, per acquistare prestazioni dagli ospedali privati, e poi per tenere aperti gli ambulatori e attivi i grandi macchinari (Tar,Pet, risonanze) significa tenere aperte un congruo numero di ore per riuscire a recuperare esami non fatti e snellire le liste di attesa,oltre a pagare le ore di straordinario al personale. Ricordiamo che 134mila gli interventi programmati in meno nel 2020 rispetto al 2019, 65mila durante il primo lockdown, da marzo a giugno, e 52mila da ottobre a dicembre dell’anno scorso.
Il Coronavirus ha prodotto una voragine, effetto collaterale della sanità trascurata, facendo saltare visite ed esami per le altre patologie, mancate sette visite su dieci e oltre due milioni e più,di esami sospesi e rinviati.
Anche nel settore oncologico, nonostante i servizi siano stati garantiti parzialmente, in Puglia nel 2020, rispetto al 2019 prima, sono stati effettuati oltre 45mila screening cervicali in meno (-52,6%); -44.833 screening mammografici (-48,7%); e circa 7.500 screening colorettale in meno. Quasi 95mila esami di prevenzione saltati e non si conosce ancora quanto l’emergenza sanitaria abbia inciso nel 2021,perche non si riesce a quantizzare, in termini di visite e controlli saltati. Quanti esami non fatti, dalla
cardiologia alla pediatria e poi risonanze, Tac, mammografie,raggi visite. Insomma, davanti una strada tutta in salita che si dovrà salire con molta fatica. La Puglia,settore sanità avrà per essere precisi la somma 32,8 milioni, una somma discreta che dovrà spalmare nel pubblico eliminando il privato se vuole ripianare i conti delle ASL. Ci si aspettava di più,visto che il governo aveva stanziato 500 milioni proprio per l’abbattimento delle liste di attesa Covid,solo 40% è destinato al Mezzogiorno. Questo fa capire che lo stato Italiano non ha molto potere sulla distribuzione dei fondi, perché le indicazioni avute dall’Europa per la distribuzione dei miliardi del Pnrr è già andata persa. Tutto il mezzogiorno avrà infatti solo il 33,41% del fondo complessivo, questo è quanto scritto nel disegno di legge di Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024,qunto specificato nell’allegato 3 dell’articolo 94 del disegno di legge, la regione che potrà beneficiare della fetta maggiore del fondo per l’abbattimento delle liste di attesa sarà la Lombardia con il 16,78%, pari a 83,8 milioni, segue il Lazio con il 9,59% e 47.9 milioni. L’Emilia Romagna continuerà a incassare più soldi della Puglia: 37,7 milioni contro 32,8; cosi come il Piemonte che riceverà 36,8 milioni e il Veneto con i suoi 40,9 milioni.
La sanità ordinaria trascurata a causa della pandemia rischia di far scendere l’aspettativa di vita degli italiani, storicamente una delle più elevate al mondo. Ah