LE VERITÀ DELLA POLITICA FOGGIANA “NON MI FIDAVO DI LANDELLA AVEVO PAURA CHE AVESSE FOTOCOPIATO I SOLDI”
Il Cross examination durato circa tre ore ê terminato con il controesame degli avvocati dell’accusato maggiore dell’indagato: Franco Landella ex sindaco di un consiglio comunale sciolto per mafia, le stesse ed ultime parole dette da Iaccarino quando l’avv Treggiari chiedeva allo stesso cosa volesse dire con famiglie particolari, riferite alle famiglie Di Donna e Ladella,portando vari esempi.Con questa ultima risposta, l’avv Treggiari chiude dicendo “era ciò che volevo sentire, grazie”.
La parola passa all’avv Sisto uno dei due difensori di Landella. Il difensore non fa alcuna domanda su La Torre, se non su il perché votó a favore dell’appalto.La maggior parte del controesame verte sull’imprenditore, carissimo amico di Iaccarino amico di infanzia del fratello,Luca Azzariti, più volte gli ha chiesto come era venuto a conoscenza della presunta tangente richiesta dall’ex Sindaco.Lo stesso Iaccarino ha sostenuto che essendo un suo amico era andato a confidarsi con lui e che gli consiglió di andare all’incontro e registrare tutto. “Vai, senti cosa ti chiede ma tu mi raccomando registra tutto così dopo lo incastriamo”.Cosa che. Luca Azzariti,fece e in accordo con Iaccarino la registrazione, che non si sentiva molto bene, detta dallo stesso imprenditore la mise su una chiavetta e protetta in cassaforte. La difesa ha chiesto se avesse ascoltato la registrazione,Iaccarino ha risposto in modo negativo e li c’é stata la controdomanda di perché, una registrazione così importante non l’avesse ascoltata, la risposta ê stata-“ mi fidavo di lui, mi aveva detto come era andato l’incontro non avevo bisogno di ascoltarla, mi sono solo accertato che la riponesse in un luogo sicuro”. Continua il racconto di Iaccarino dove dichiara che lo tranquillizzò e gli disse di stare tranquillo perché sarebbe andato lui a parlarci. Lo fece una domenica mattina, andò a prendere a casa sua, Landella scese, gli chiese di lasciare i cellulari sul muretto e andarono a farsi una passeggiata dalle parti di casa dell’ex sindaco. Iaccarino gli disse che mai e poi mai avrebbe dovuto chiedere soldi al suo carissimo amico, Landella lo rassicurò e lo salutò. Ma la mattina dopo, pur avendo promesso il giorno prima, che mai più avrebbe effettuato estorsioni al suo carissimo amico,si recò a casa di Azzariti, in viale Michelangelo,per chiedergli nuovamente la tangente, incontro però che non fu registrato e motivo che Iaccarino non ha saputo spiegare perché non avesse registrato nuovamente.Più l’avv Sisto gli ha chiesto in maniera insistente ripetendo la domanda ,il perché la seconda volta non ha effettuato alcuna registrazione e più volte Iaccarino ha detto non lo so, “non ero con lui e nè aveva avuto possibilità di chiamarmi per dirmi dell’incontro improvviso.” Il difensore riformula la domanda “perché parla di un patto fatto con l’imprenditore ed altri due”, patto che prevedeva di prendere prove contro Landella per poi fargliela pagare.IACCARINO ad ogni risposta l’avv Sisto controribatte, dicendo che mai ne aveva parlato durante l’interrogatorio di garanzia. Interviene la dott. ssa Bryane chiedendo qualche minuto per visionare i verbali. L’udienza viene sospesa per 10 minuti. Al rientro in aula il PM riporta tre pagine dei verbali dell’interrogatorio in carcere da dove si evince che l’indagato ne aveva abbondantemente parlato anche se con parole differenti e alle obiezioni dell’avvocato, il dott. Sicuranza chiede allo stesso di proseguire il controesame su altro perché é ben chiaro che ne aveva più che parlato.L’avv Sisto chiede come mai ci fosse tanto disprezzo nei confronti dell’ex sindaco che lo aveva voluto Presidente del consiglio e in questa risposta scende un velo su tutta l’aula in quanto Iaccarino dichiara che tanto era stato nominato Presidente del Comsiglio perché voluto dai vertici di Bari di Forza Italia dai coordinatori Sen.Damiani e dall’on.Dattis. Prosegue il controinterrogatorio, l’avv Sisto chiede se aveva altri soldi in tasca il giorno della presunta tangente ed ancora una volta Iaccarino risponde in modo negativo. Inoltre chiede se ricorda il giorno in cui aveva restituito i soldi della tangente e il perché lo avesse fatto. Iaccarino risponde che li aveva restituiti perché aveva paura di Landella, pensava che addirittura quei soldi li avesse potuti fotocopiare per poi incastrarlo. “Di certo non ricordo quando gli ho restituiti, faceva caldo ma non ricordo né il giorno nê il mese, lui non li voleva,ci incontrammo gli dissi che volevo restituirgli i soldi, lui più volte rispose ma no ma perché mai, io allora glieli misi in tasca, ci stringemmo la mano e me andai”.L’avv Sisto ancora una volta chiede il perché sapendo tante cose non lo avesse denunciato, risponde “speravo di essere intercettato “, non fa in tempo a rispondere Iaccarino che viene bloccato dal dott. Sicuranza che chiede al difensore di non fare domande fatte già tante volte e per le quali ha ottenuto sempre stesse risposte, e questa volta è proprio il giudice che ripete la risposta.La parola passa all’avv Curtotti che come prima domanda chiede da quando era iniziata la diatriba tra lui e l’ex sindaco. Ancora una volta cade un velo sulla Corte d’Assise. Sono stati momenti di difficoltà in quanto Iaccarino risponde che da subito dopo la vittoria, dalla formazione della giunta, Landella aveva nominato un assessora che non aveva una posizione politica e ne tanto meno si era candidata pertanto era fuori dai giochi, in sostanza nulla aveva fatto , non aveva alcun riferimento politico ma era la moglie ……….di …….. E li Iaccarino continua a parlare di un professionista che ogni domenica portava un pensiero alla famiglia Landella. “Una domenica di pioggia lo vidi dal suo balcone che faceva su e giù con la sua macchina rossa,e non riusciva a trovare la casa dell’ex sindaco, avrebbe voluto con la mano indicargli la strada, ma pioveva e nn voleva bagnarsi la la mano.” Comunque ogni domenica ormai andava da lui.Iaccarino finisce di parlare per ripassare la parola al difensore, il quale la riprende dicendo: -facendo una battuta-.Subito dopo questa dichiarazione inizia una grande alterigia del difensore, sedata ancora una volta dal dott. Sicuranza con la sua capacità di mediazione,-“ che dice avvocato lei ha fatto la domanda e il sig. Iaccarino sta semplicemente rispondendo”,il controesame riprende. Ancora gli viene chiesto se il giorno che aveva ricevuto i €2000 avesse altri soldi in tasca dati dal padre. Iaccarino continua a dire di no, Curtotti dice ma suo padre non le aveva dato dei soldi? Si risponde. Per cosa gli viene chiesto.” Perché dovendo dare degli arretrati di mantenimento a mia moglie, grazie all’aiuto di mio padre ho potuto darle l’acconto per comprare un locale”. L’avv Curtotti continua chiedendo il costo del locale, quanto avesse dato ma viene bloccato dal dott. Infante in quanto domande infondate rispetto all’incidente probatorio non essendo affatto prove e non essendoci documenti al riguardo. Alle 18 termina il controesame. Certo ê stato un Cross examination un po’ particolare, il controesame serve per porre le parti su una stessa base e dare la possibilità alla controparte di far decadere le prove, con un contraddittorio, per far decadere le accuse poste in essere. Cosa che dal controesame effettuato, in particolare dai difensori di Landella non sembra affatto che le accuse siano decadute, Iaccarino non solo ha confermato quanto dichiarato in carcere, nell’interrogatorio di garanzia, riconfermato nell’incidente probatorio già con ulteriori aggravi, ma nel controesame ha parlato in modo tale da far venir fuori nuovi indizzi che verranno sicuramente presi in considerazione dagli inquirenti che potrebbero modificare il protrarsi delle indagini e per le quali si pensa che i pm possano prefigurare un nuovo interrogatorio di Iaccarino. Il Cross examination ê il miglior strumento giuridico perché la verità venga fuori e lunedì 19 ottobre di questa ne è stata data la certezza.Di certo con tutto ciò che è stato detto e comprovato i pm avranno molto da verificare di certo la politica va a braccetto con la tecnostruttura per quest’ultima è demandata a effettuare determine dirigenziali per l’acquisizione di servizi e appalti pertanto si dovranno verificare con quale congruità sono state effettuate e con quale vantaggio per la pubblica amministrazione.Il mese di novembre sarà un mese caldo per la politica e per gli sviluppi delle indagini.