Invasione del granchio azzurro nel Mediterraneo?
Una macchina da guerra”. Questo è in sostanza ciò che possiamo dire a noi stessi dopo aver letto “la scheda tecnica di”Callinectes sapidus “, più comunemente chiamato il granchio blu. Questo crostaceo originario delle coste atlantiche americane, dal Canada all’Argentina, ha da allora impacchettato per colonizzare altri ambienti Problema, questa specie è particolarmente invasiva e la sua presenza, quando prolifera, minaccia l’equilibrio degli ecosistemi esistenti.In Francia, i pescatori di anguille dello stagno di Canet, nel dipartimento meridionale dell’esagono dei Pirenei orientali, hanno un’esperienza amara. ” Mi fa schifo !”, Loose Jean-Claude Pons, in piedi sulla sua piccola barca, quando tira su le sue reti traboccanti di granchi blu, che potrebbero significare la fine delle anguille che pesca qui da 40 anni.
Con ogni probabilità, questa specie particolarmente aggressiva e vorace è arrivata in Europa nelle stive delle navi, come durante lo svuotamento dell’acqua di zavorra. La presenza di questo granchio, che deve il suo nome alle chele color azzurro, era già stata osservata in giro per il Mediterraneo da alcuni anni, in particolare in Spagna, nel delta dell’Ebro, o in Albania.A “Una macchina da guerra”. Questo è in sostanza ciò che possiamo dire a noi stessi dopo aver letto “la scheda tecnica di” Callinectsapidus”, più comunemente chiamato il granchio blu. Questo crostaceo originario delle coste atlantiche americane, dal Canada all’Argentina, ha da allora impacchettato per colonizzare altri ambienti Problema, questa specie è particolarmente invasiva e la sua presenza, quando prolifera, minaccia l’equilibrio degli ecosistemi esistenti.
In Francia, i pescatori di anguille dello stagno di Canet, nel dipartimento meridionale dell’esagono dei Pirenei orientali, hanno un’esperienza amara. ” Mi fa schifo !”, Loose Jean-Claude Pons, in piedi sulla sua piccola barca, quando tira su le sue reti traboccanti di granchi blu, che potrebbero significare la fine delle anguille che pesca qui da 40 anni.
Con ogni probabilità, questa specie particolarmente aggressiva e vorace è arrivata in Europa nelle stive delle navi, come durante lo svuotamento dell’acqua di zavorra. La presenza di questo granchio, che deve il suo nome alle chele color azzurro, era già stata osservata in giro per il Mediterraneo da alcuni anni, in particolare in Spagna, nel delta dell’Ebro, o in Albania.
Nello stagno di Canet, che di fatto è una laguna dove entra l’acqua del Mediterraneo, le prime segnalazioni risalgono al 2017. Ma da allora, come quasi in tutte le zone dove erano stati osservati pochi esemplari, è l’esplosione . Per comprendere la portata del fenomeno, Jean-Claude Pons cattura tra i 500 e i 2.000 granchi blu al giorno nell’agosto 2021, rispetto a un esemplare al giorno nel 2018!
Il re dei crostacei?
Con le sue chele, il granchio azzurro può tagliare le reti dei pescatori e può anche tagliarsi un dito se non stai attento. Da adulto, può misurare fino a 25 cm e pesare quasi un chilo. È anche un ottimo nuotatore grazie al suo ultimo paio di gambe palmate. Può infatti percorrere fino a 15 chilometri al giorno! E per quanto riguarda le sue capacità riproduttive… Ogni femmina può deporre più di 2 milioni di uova durante la stagione riproduttiva in estate.