Emergenza abitativa a Foggia, si vendevano a 20.000mila euro ad abitazione.I clan gestivano il mercato.
La commissione di accesso nominata dal Ministro Dell’Interno Lamorgese ha rilevato ,da indiscrezioni uscite ,una serie di attività tra cui alcune sull’emergenza abitativa.Alcuni soggetti individuati appartenete alla criminalità organizzata ‘ specificatamente alle famiglie Sinesi e Francavilla avevano influenza sulle assegnazioni di alloggi per l’emergenza abitativa, perché appartenenti alla mafia della capitanata.In Procura era stato sentito nel 2019 il delegato nominato da Franco Landella, Saverio Cassitti, incarico dato per farlo passare dalla minoranza alla maggioranza.Ricordiamo che Cassitti era stato eletto nelle liste del PSI partito che faceva parte della coalizione di centro sinistra con Pippo Cavaliere ,Sindaco.Sulle assegnazioni ci sono state diverse controverse che hanno fatto aprire gli occhi agli inquirenti che hanno messo sotto controllo i telefoni sia di Cassitti che di Bove. Quest’ultimo, avvocato era assessore ai lavori pubblici nella vecchia legislazione con Landella, candidatosi all’elezioni ultime non uscii.Entrato in consiglio in sostituzione di Bruno Longo arrestato per una tangente di 35.000mila euro assieme a Parente dipendente comunale,oramai in pensione ,e Apicella noto faccendiere è un imprenditore di Campobasso.Appena nominato Bove a consigliere comunale si dimise perché aveva ricevuto un avviso di garanzia ,pertanto aveva già una pendenza penale,in merito a delle controverse sulle case popolari adibite per l’emergenza abitativa.La Procura di Foggia, dopo aver ritirato faldoni di documentazioni degli ultimi 4 anni dagli uffici dell’emergenza abitativa, dopo aver verificato che le liste venivano cambiate a piacimento senza un criterio di elementi a giustifica di requisiti maturati o a fattori di necessità economica.Nei mesi di gennaio,febbraio 2020 ma già nell’anno precedente 2019 erano stati sentiti Bove,Cassitti e persone vicine ad alcuni partiti della maggioranza che non si comprende come mai fossero interessati a questo problema emergenza abitativa.Cassitti dopo i primi interrogatori le prime ammissioni iniziò a collaborare, ha iniziato ad effettuare spontanee dichiarazioni che hanno reso più chiare le operazioni di assegnazione.Ricordiamo che il Cassitti fu strattonato e minacciato nel suo ufficio situato in via Gramsci.Dalla Procura furono sentiti sia i diretti interessati che le persone assegnatarie sia i funzionari e i dirigenti comunali che avevano lavorato. Sono stati chiamati tutti i dipendenti e le due diverse funzionarie dell’Ufficio Casa di via Gramsci al Comune di Foggia e con loro i due delegati a questo servizio che si sono avvicendati, Saverio Cassitti e Antonio Bove.
Gli inquirenti hanno sentito le persone che hanno occupato le case del comune situate alla zona Candelaro.Queste abitazioni sono state al centro delle indagini che gli inquirenti hanno ritenuto importanti perché occupate da personaggi vicino alle due famiglie Senesi e Francavilla.Dalle intercettazioni si scoprì che si era creato un mercato con un prezzo stabilito,chissà da chi! Si era sparsa la voce che Landella stava in trattativa con dei costruttori per avere in cambio delle case in cambio di zone da costruire, ed alcuni costruttori erano d’accordo perché le zone a loro concesse rendevano di più.Per le persone interessate furono subito informate, in questa maniera ci sarebbero state molte abitazioni in disponibilità al comune, nella zona Candelaro e questo ha fatto alzare l’interesse della malavita.Interesse alzato in considerazione delle diverse operazioni della Polizia di Stato e Carabinieri che avevano effettuato operazioni arrestando tutta la manovalanza arrestandoli..E’ prassi che il clan diano sostegno alle famiglie dei detenuti, far assegnare una casa è una forma di sostegno.Si sparse la voce che le case venivano assegnate a fronte di un pagamento particolare di 20mila euro ad alloggio.Questo costo fu effettuato anche per le case ubicate in via Lucera.Qui però alcuni soggetti rifiutarono alcuni appartamenti perché preferivano non sborsare la cifra di 20.000.mila euro ,Tanto è vero che alcuni appartamenti furono lasciati volutamente senza allacci del gas, ed attualmente sono ancora vuoti.
“Casitti dichiaro’ in maniera decisa “Ho finito il mio mandato ad aprile, le assegnazioni sono iniziate a giugno, in procura mi hanno chiamato per sapere della graduatoria e del perché non fosse mai stata pubblicata dopo 4 anni. Il bando risale al febbraio 2017, le persone spesero anche 100 euro per partecipare. Avemmo 820 persone, è stato un bando poco pubblicizzato, sappiamo tutti che il fabbisogno di case va ben oltre le 800 famiglie. Io mi sono occupato di solo due assegnazioni: quella del disabile Michele, che finì da Barbara D’Urso e di un’altra famiglia, i D’Aloia con 3 femminucce figlie di persone molto indigenti, che vivevano in una stanza di 20 metri allo Scillitani per la quale il Comune pagava 84mila euro l’anno. Il tutto è nato quando la bambina ebbe l’intonaco in testa. Ho sempre lavorato per la gente bisognosa”.Dopo di ciò vedremo che ne usciranno di notizie scoprendo i vari coperchi che fino adesso sono stati chiusi.