FOGGIA. IN CARCERE PER TENTATA VIOLENZA SESSUALE IL 33ENNE SENEGALESE AUTORE DI EPISODI DI AGGRESSIONE E MOLESTIE AI DANNI

DI ALCUNE DONNE. AVEVA ANCHE OCCUPATO UN IMMOBILE DISABITATO VICINO AL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI.

Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Foggia Principale e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Foggia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere​ emessa dalTribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica​, neiconfronti di un senegalese, classe ’88, già noto alle forze dell’ordine, resosi responsabile – secondo le prime contestazioni – di alcune tentate violenze sessuali perpetrate, durante le settimane scorse, ai danni di alcune donne passanti a piedi, in Via Strampelli, per motivi vari, in diversi momenti della giornata. Lo straniero, irregolare sul territorio nazionale e già destinatario di ordini   di   espulsione   dal   territorio   nazionale,   aveva   occupato   un   immobile disabitato ubicato vicino al Comando Provinciale dei Carabinieri, motivo per il quale   la   proprietà   dello   stabile   era   stata   tempestivamente   attivata   dal Comando Arma per gli interventi di competenza. Anche le cronache locali avevano in qualche modo segnalato la presenza dello straniero, descrivendolo come   “un   migrante   dalla   corporatura   imponente   e   con   atteggiamenti aggressivi”. Oltre ai comportamenti molesti oggetto di contestazione penale, l’uomo era anche di fatto un accumulatore seriale di materiali e rifiuti vari. Le indagini   svolte   dagli   investigatori   dell’Arma   coordinati   dalla   Procura   della Repubblica   di   Foggia   si   sono   in   particolare   concentrate   su   alcuni   episodi verificatisi, ai danni di 3 donne, nelle giornate del 22 e del 25 giugno scorso.Sono state le coraggiose testimonianze delle donne molestate e la certosina analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona svolte da parte dei Carabinieri che hanno consentito di acquisire i gravi elementi indiziari sulla base dei quali la Procura della Repubblica di Foggia ha avanzato apposita richiesta di misura cautelare applicativa del carcere. Il senegalese, dopo il relativo rintraccio, è stato quindi ieri sera portato presso gli uffici del Comando Provinciale Carabinieri di Foggia e, al termine delle formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Lucera (FG), dove nei prossimi giorni verrà interrogato dal GIP del Tribunale di Foggia.L’A.G.   ed   i   Carabinieri   sono   così   riusciti   a   mettere   la   parola   fine   ad   una situazione che aveva di fatto creato allarme sociale in città. Fondamentali,ancora una volta, le attività di controllo del territorio e le rigorose proceduregiudiziarie in materia di c.d. “codice rosso”.Non si escludono che si siano verificati ulteriori episodi, seppur di portataminore, motivo per il quale la cittadinanza è invitata a denunciare presso i Comandi Carabinieri eventuali fatti analoghi non ancora segnalati alle Autoritàistituzionali.

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