SCOPERTO TRAFFICO DI PEZZI DI RICAMBI AUTO DI PROVENIENZA FURTIVA. VENDITE GESTITE ANCHE ON-LINE. ARRESTATO

TRENTENNE DI SAN SEVERO CON IL REDDITO DICITTADINANZA

I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia e personale della Polizia Locale di San Severo, su ordine della Procura della Repubblica di Foggia, hanno eseguito   un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Foggia, nei confronti di M.L. classe 1991 resosi responsabile della compravendita di pezzi di auto di provenienza furtiva, e dell’abbandono nelle campagne in agro di San Severo,in particolare in località Spiavento, di scarti di pezzi di auto cannibalizzate. Il provvedimento del GIP è giunto all’esito di un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia ed eseguita da personale della Polizia Locale della città dei Campanili e da militari della Compagnia della Guardia di Finanza di San Severo, che ha fatto emergere, partendo dalla constatazione di un “mero” abbandono di rifiuti non pericolosi, l’esistenza di più illeciti in materia di riciclaggio, ricettazione, trasporto e smaltimento illeciti di rifiuti speciali non pericolosi nonché l’indebita percezione del Reddito di cittadinanza da parte dell’arrestato.Le diffuse irregolarità riguarderebbero: – l’organizzazione di un’attività di compravendita di centinaia di pezzi di ricambio di autovetture di svariate marche e modelli di provenienza furtiva sia in provincia di Foggia che in Molise, le cui parti venivano stoccate in box ubicati   nelle   periferie   dei   comuni   di   San   Severo e Torremaggiore   e commercializzate anche attraverso canali di vendita on line. Al riguardo, il soggetto gestiva le vendite dei pezzi rubati anche sulla pagina marketplace di un noto social network e su un sito web personalizzato. Le attività di perquisizioni hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro numerosi motori di auto di varie marche con matricola abrasa, altrettante targhe di auto rubate, centraline elettriche prive di etichette e centinaia di pezzi   di   ricambio   di   autoveicoli   vari   di   rilevante   valore   oltre   ad un’autovettura rubata nel 2020 non ancora cannibalizzata;- lo smaltimento illecito di ammassi di rifiuti, costituiti da parti di veicoli cannibalizzati che sistematicamente venivano trasportati e riversati nei canali di scolo e terrapieni posti a ridosso di strade nonché nelle campagne in agro di San Severo, creando vere e proprie discariche abusive a cielo aperto, con pregiudizio grave per l’ambiente e la salute pubblica; l’indebita  percezione   del   reddito   di   cittadinanza,   in   quanto  il   soggetto destinatario   della   misura   cautelare   personale   ha   ottenuto   in   modo fraudolento un sostegno economico di circa 17.000 euro, non dichiarando i propri redditi anche se di provenienza illecita.        

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