MONTE SAN ANGELO

L’ASSESSORE RIGNANESE SMENTISCE IL SINDACO D’ARIENZO: MA QUALE PIANO TURISTICO, È UN SEMPLICE REGOLAMENTO!

Il nostro comunicato sul presunto Piano turistico ha costretto l’Assessore Rignanese a dire LA VERITÀ, smentendo clamorosamente il Sindaco d’Arienzo.

Infatti, anche per l’Assessore Rignanese, e non solo per noi, il provvedimento approvato dal Consiglio Comunale il 2 luglio scorso non è un Piano turistico, ma un semplice Regolamento.

L’Assessore Rignanese, però, omette di spiegare perché il Protocollo d’intesa tra il Comune e l’ASL, recepito nel Regolamento, è rimasto nei cassetti dell’Amministrazione “ScambiaMonte” per ben due anni, ritardando così la riapertura di qualche ristorante storico e l’attivazione di nuove iniziative imprenditoriali nel Centro Storico.

E, come al solito, per nascondere i limiti di questa Amministrazione, l’Assessore Rignanese accusa le Amministrazioni precedenti di non aver approvato quel Regolamento, dimostrando evidentemente che non conosce neppure le norme che dice di utilizzare. Infatti, non sa che quel Regolamento discende dalla Legge regionale n. 24, pubblicata meno di tre mesi prima dello scioglimento del Consiglio Comunale.

Se l’Amministrazione “ScambiaMonte” ha impiegato quattro anni per elaborare e approvare quel Regolamento, come avrebbe potuto predisporlo l’Amministrazione precedente in appena 75 giorni? È condotta eticamente corretta dare conto delle proprie responsabilità quando si amministra, invece di scaricarle sulle forze di opposizione! È troppo comodo!!

Secondo noi il riferimento dell’Assessore Rignanese agli eventuali esposti anonimi potrebbe, in verità, essere un “lapsus freudiano”, cioè è la cifra della sua azione politica quando era all’opposizione. Le violazioni alle norme e ai regolamenti vigenti da parte dell’Amministrazione “ScambiaMonte” sono così numerose che non occorrono esposti anonimi!

Sono, invece, sufficienti le tante segnalazioni sottoscritte apertamente da qualche rappresentante dell’Opposizione, sulle quali le Autorità competenti stanno eseguendo una serie di indagini, i cui risultati prima o poi saranno resi noti anche alla popolazione montanara.

L’Assessore Rignanese, infine, fa finta di non sapere che il nostro riferimento agli imprenditori, locali e non, aveva e ha soltanto l’obiettivo di esigere una assoluta imparzialità da parte del Sindaco e dei suoi Assessori.

O anche questo è un “reato di lesa maestà” come quelli commessi, in questi giorni, dai cittadini e dai giornali, tra cui L’Attacco con un suo editoriale, che “si sono permessi” di criticare l’Amministrazione “ScambiaMonte”?

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