Emergenza coronavirus) Carabinieri NAS Bologna: sequestrati presunti farmaci “anti-covid” di provenienza cinese importati illegalmente
I Carabinieri del NAS di Bologna, nell’ambito dei controlli sulla presenza di farmaci clandestini per la cura del Covid-19 disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, d‘intesa con il Ministero della Salute, ha effettuato, unitamente al locale Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, un’attività ispettiva presso l’area doganale dell’aeroporto “G. Marconi” di Bologna ove, ad esito degli accertamenti, sono state sequestrate 650 confezioni granulari della specialità medicinale denominata “Zhongyao Peifang Keli”, asseritamente destinati alla cura del COVID-19, poichè risultate prive delle autorizzazioni all’immissione in commercio rilasciate dall’Agenzia Italiana del Farmaco.
I medicinali sono risultati importati illegalmente dalla Cina per essere destinati ad una ditta di Prato, operante nel settore dell’abbigliamento, intestata e gestita da un cittadino cinese, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna per il reato di importazione e commercio illecito di farmaci.
I medicinali sequestrati saranno sottoposti a esami analitici finalizzati a verificare il reale contenuto delle confezioni e accertare se vi sia pericolo per la salute dei consumatori.
L’attività si innesta in un più ampio e costante monitoraggio finalizzato al contrasto all’importazione di farmaci contraffatti o falsificati che il NAS di Bologna effettua sugli spazi doganali degli aeroporti internazionali di Bologna e Rimini, con la collaborazione del Nucleo Carabinieri AIFA, dell’ USMAF (Ufficio di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera) e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Anche in tale circostanza, l’attività di controllo ha consentito, ancora una volta, di tutelare la salute pubblica e impedire la vendita di farmaci illecitamente introdotti in Italia e prodotti con modalità non note e non sottoposte ad alcuna verifica in relazione all’efficacia e ai possibili effetti collaterali da parte delle competenti autorità sanitarie nazionali (AIFA) ed europee (EMA).