De Benedictis dichiara “Non avevo più armi illegali, le avevo buttate tutte in mare”invece aveva disponibilità un arsenale molto ampio.
Come pubblicato ieri sulla nostra testata Youfoggia la posizione dell’ex giudice De Benedictis si sta sempre di piu’ complicando. Tempo addietro nei primo interrogatorio l’ex giudice dichiaro che non aveva armi e che le aveva buttate in amare. Invece dalle verifiche effettuate dalla Squadra Mobile di Bari hanno scoperto il deposito in una botola chiusa e al di sotto del livello del manto stradale ,le armi sono state inviate al Centro Analisi della Polizia di Stato che hanno verificato che alcune sono state utilizzate per operazioni criminali. “Non ho armi detenute illegalmente, quelle che custodivo fino al 2010 le ho buttate in mare davanti al porto di Molfetta“, così il 26 aprile dichiaro.
Tutto cio’, oggi alla luce degli elementi scoperti e verificati,suonano false quanto inutili alla luce della nuova ordinanza di custodia cautelare. Custodia notificata in carcere il 13 maggio, per detenzione dell’arsenale da guerra trovato dalla polizia in una masseria di Andria.
De Benedictis e il caporal maggiore dell’Esercito Antonio Serafini (anche lui in carcere) sono accusati di traffico e detenzione di armi ed esplosivi, anche da guerra, e relativo munizionamento e di ricettazione, insieme al proprietario della masseria, l’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia.
Attendiamo le analisi che il Centro Analisi Scientifici della Polizia di Stato e il R.I.S. dei Carabinieri di Roma.