IL GIUDICE DA RAGIONE ALLA DONNA “UOMO CUCINA TU”

E dopo una sentenza di un giudice di Foggia della sezione famiglia forse si inizia a capire cosa deve o non deve fare una donna durante il matrimonio. Il nostro codice civile recita nell’articolo 143 che marito e moglie assumono medesimi doveri, e deriva dal matrimonio il dovere reciproco alla fedeltà , assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e della coabitazione. Da ciò deriva che una volta pronunciato il fatidico sì la donna non si impegna a cucinare, lavare e stirare gli abiti del marito ed a rassettare e pulire la casa. Ma ci sono ancora molti mariti che non avendo ascoltato bene dopo la pronuncia del si l’art.143 c.c. pretendono che la propria moglie, semmai dopo una giornata piena di lavoro e dopo aver accudito pazientemente i figli, tutta sola si dedichi alle pulizie della casa, degli indumenti e dulcis in fondo alla cucina. Ma ora le donne iniziano finalmente dopo decenni ad essere tutelate dalla giustizia. Un signore, nella piccola cittadina pugliese, alcuni mesi fa,ha depositato ricorso per separazione giudiziale presso il tribunale, chiedendo la separazione con addebito di colpa perché la moglie non aveva mai provveduto ai doveri della casa, sostanzialmente ha colpevolizzato la moglie che non aveva mai cucinato, lavato, stirato è sistemato la casa. Certo il giudice nel rigettare le accuse del marito non ha dato una valida motivazione. Sono state rigettate perché non vi era alcuna prova di quanto dichiarato se non il “grandissimo e pesante “ lavoro svolto dal ricorrente, quello di andare a fare la spesa. Si spera che qualcosa a supporto delle donne, o meglio una riabilitazione per la donna inizi ad arrivare.

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