MANIERO DICHIARA: REVOCA OGGI PERCHE’ SE L’AZIENDA RISPOSE CHE NON ERA CONSULENTE ?DUBBI MA!
Al Comune di Foggia è tempo di revoche in autotutela!Insomma c’è fermento!Al Comune di Foggia è in atto un faticoso, oltre che laborioso, processo di autoconservazione. Oggi il tema è la revoca della determinazione dirigenziale n. 487 13 Maggio 2020 avente ad oggetto: Servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità mediante bonifica ambientale dell’area interessata da incidenti stradali
sulle strade comunali. Affidamento diretto alla Società Sicurezza e Ambiente S.p.A. e della Determinazione Dirigenziale n. 922 del 16/07/2020 avente ad oggetto: Approvazione dello schema del bando di gara e del relativo disciplinare attinente la concessione del servizio di ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità mediante bonifica ambientali dell’area interessata da incidenti stradali sulle strade comunali..
Si tratta della società “SICUREZZA AMBIENTE SPA già “salita agli onori della cronaca” per la vicenda della “presunta incompatibilità” del consigliere Rignanese in quanto sarebbe risultato tra i suoi consulenti.
La società precisò tempestivamente che non vi era alcuna incompatibilità, si riporta testualmente: “[…]Il contratto che lega Rignanese con la nostra azienda non è un contratto da dipendente, ma si tratta di un incarico consulenza che precede di circa un anno e mezzo l’assunzione del contratto per conto del Comune di Foggia […]”.
Ora al di là di questi aspetti, la cosa che oggi non si riesce a capire, ma al Comune di Foggia evidentemente sono più bravi e intelligenti di noi poveri comuni mortali.Allora non resta che chiedere “ausilio al loro genio giuridico” per comprendere la motivazione (avvenuta solo oggi) della revoca in autotutela.
Autotutela da cosa?
Infatti l’art. 21-quinquies della Legge 241/90 comma 1 disciplina la Revoca in autotutela per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento o, salvo che per i provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici, di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario.
In parole povere l’amministrazione revoca perché esiste una ragione nuova, una necessità sopravvenuta.
Quindi caro Comandante della Polizia Locale Delle Noci, mi rivolgo a lei nella qualità di dirigente del servizio, può spiegarci cosa è accaduto oggi di nuovo, e di non prevedibile un anno fa, quando è stato fatto non solo l’affidamento (diretto), ma anche e soprattutto si sono predisposti gli “atti di gara” per affidarlo definitivamente esternamente?
Lei nella (odierna e repentina) determina di revoca scrive che si è “[…] Ravvisata la necessità di non procedere all’affidamento del servizio di che trattasi in quanto il ripristino delle condizioni di sicurezza e viabilità, a seguito di incidenti stradali sulle strade comunali, viene azionato dal Servizio Avvocatura a seguito di segnalazione da parte della Polizia Locale quando i danni vengono arrecati alle infrastrutture di proprietà comunale; nel caso in cui è necessario provvedere a bonifica ambientale del manto stradale, la Polizia Locale segnala alla competente
Azienda Partecipata AMIU di provvedere alla bonifica. Infine, nel caso in cui vengono generati danni alla segnaletica stradale verticale e agli impianti semaforici, il Servizio Mobilità e Traffico provvede, ad horas, al ripristino degli stessi per la salvaguardia della privata e pubblica incolumità.
Si tratta di motivazioni validissime e nobili, allora una domanda caro Comandante Delle Noci sorge spontanea, e chi domanda non sbaglia, perché quello che lei “ravvisa” oggi, non lo ha “ravvisato” ieri?
Perché un anno fa si è reso necessario un affidamento diretto alla Società (di cui era consulente un Consigliere Comunale) ed oggi magicamente scopre che quel servizio può funzionare secondo quanto indicato nella sua “ravveduta” e “odierna” determina?
Domande caro Comandate che meritano una risposta, e soprattutto che qualcuno in quell’Aula gliele ponga.