Riaperture, il governo studia il calendario: ecco il piano di maggio
Il governo è al lavoro per effettuare una nuova lista un calendario meticoloso per le riaperture, il tutto avverrà gradualmente tra maggio e giugno.
Nel pomeriggio ci sarà la riunione stato-regioni dove si confronteranno per le riaperture delle attività commerciali e per il ritorno alla liberta di movimento questo dovrebbe portare ad una colorazione gialla.
Essenziale sono le vaccinazioni per non dire la ripresa a regine. Fondamentali e all’andamento della curva epidemiologica di ciascuna regione. La Lega è in forte pressing per far ripartire già nel mese di aprile alcune attività pure se ultimamente ha ridimensionato i vari slogan e i vasi messaggi trasmessi nelle varie interviste, certo è che le nuove misure entreranno in vigore dal 1° maggio.
Mario Draghi, domani dovrà presiederà la Cabina di regia per stilare un primo calendario. Secondo fonti vicine al governo continueranno a essere stringenti anche nelle Regioni gialle per garantire la totale sicurezza e per tutelare gli ospedali che non sono in grado di gestire una tale pandemia.Non si puo’considerare che un’apertura pur parziale darebbe ossigeno alle varie attività.
Basta vedere nell’intervento avvenuto in giornata del Ministro della Salute Speranza che non usa mai la parola apertura. La transizione sarà a piccoli passi e si dovrebbe estendere fino a giugno. Il piano di riapertura viene effettuta in una determinata maniera solo per essere chiari onde evitare che la gente reagisca come ha effettuato in questi giorni potrebbe con manifestazioni e disordini creando allarme e conflitti sociali.
Il possibile calendario di maggio sulle riaperture
Sicuro è che i primi a partire da maggio saranno i ristoranti a pranzo, e forse anche a cena, poi sarà il turno di teatri e cinema, e infine toccherà alle palestre e alle piscine. I nuovi protocolli si stanno mettendo a punto per essere approvati dal Comitato tecnico scientifico. Le attività di ristorazione dovranno continuare a seguire delle regole particolarmente stringenti al chiuso, ma avranno maggiore libertà all’aperto, sfruttando l’arrivo della bella stagione.
Sicuramente i locali ristoranti e bar ,pub potrebbero consentire l’accesso soltanto ai clienti seduti al tavolo onde evitare assembramenti. La distanza minima tra i tavoli dovrebbe restare sui due metri due metri e mezzo al chiuso e di un metro e mezzo all’aria aperta. Per quanto riguarda le palestre e le piscine nelle prime settimane di maggio cosa che non dovrebbe essere tanto conveniente perchè inizia la bella stagione e queste attività non lavorano. Si potrebbero dare dei permessi per allenamenti individuali, per poi consentire gradualmente alle strutture di riaprire rispettando il corretto distanziamento: 2 metri in palestra e 10 metri quadri in piscina.
Nelle zone gialle potranno riaprire gradualmente anche i cinema, i teatri, le sale da concerto e gli altri luoghi di cultura e spettacolo. Il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, ha già avviato la discussione con il Comitato tecnico scientifico per stabilire il numero di spettatori massimo consentito sia al chiuso che all’aperto. I parrucchieri e le altre attività legate alla cura della persona potrebbero essere riaperti anche in zona rossa, seppur con regole molto rigide.