Foggia,i titolari del ristorante gettano la spugna: “Costretti a chiedere la paghetta ai genitori”
Il ristorante di Foggia è uno dei tanti locali che, a causa delle restrizioni anti-Covid, rischia di andare incontro a una chiusura definitiva.
Abbiamo intervistato i titolari di un ristorante molto noto conosciuto a Foggia Luigi e Mario i quali ci rilasciano le seguenti considerazioni.
Misure durissime per migliaia di attività che rischiano la chiusura definitiva. «Sono ormai molti i mesi passati a lavorare senza avere modo di garantirci un minimo stipendio». « In questi mesi ci è capitato spesso di paragonarci a don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento, solo che in questo caso i nemici non sono inventati ma sono reali e seduti comodi nei loro scranni in Parlamento», dichiarano ancora Luigi e Mario gestori dell’attività, che accusano la politica per la cattiva gestione della pandemia. «Dopo 17 anni di lavoro e sacrifici ci ritroviamo a livello societario economicamente azzerati e singolarmente costretti a chiedere come 20 anni fa le paghette mensili ai nostri genitori invece adesso un prestito che sappiamo di non poter mai restituire ,per mantenere mogli e figli», raccontano ancora i titolari del ristorante (non mettiamo il nome perche’ conosciuto)
«Il tutto potrebbe essere accettato se le colpe fossero nostre se avessimo gestito male se avessimo comprato cibi non di qualità vini non di scelta , ma quando si è in questa posizione per demeriti di terzi allora tutto cambia», dicono i titolari dell’attività, che ripercorrono lo slalom tra chiusure, aperture e limitazioni vissuto negli ultimi dodici mesi. «Purtroppo i »non mollate« non bastano più», concludono i titolari.Siamo alla fine non riusciamo più a pagare nulla utenze ,merce,tasse locali siamo oramai finiti,”ci dicono non mollate non possiamo più fare nulla non mollare è diventato un’utopia “