Bianchi: “La DaD ci sarà anche dopo il covid per costruire una scuola nuova”Ci sarà un nuovo metodo insegnamento.
Il Ministro Bianchi dell’Istruzione ha rilasciato un’intervista sulla Stampa affrontando alcuni punti cruciali in modo particolare l’emergenza Covid e la didattica a distanza.
Il Ministro dichiara:“Ci siamo trovati di fronte a un rapidissimo cambiamento della situazione epidemiologica. La variante inglese ha modificato radicalmente il quadro precedente: colpisce anche i ragazzi e non solo quelli tra i 10 e i 19 anni, ma anche più piccoli. Abbiamo chiesto un parametro chiaro. Il Cts ce lo ha dato: 250 casi ogni 100 mila abitanti. Abbiamo fatto delle scelte. La scuola sarà a distanza in situazioni eccezionali e comunque nelle aree in cui servono forti restrizioni legate all’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tutelare la salute pubblica, in particolare quella dei nostri bambini, e preservare la piena funzionalità del sistema sanitario”.
Didattica a distanza: “stiamo lavorando al suo miglioramento, con un gruppo composto da persone sia interne al ministero che provenienti dai territori, dirigenti scolastici, docenti, maestri di strada. Abbiamo già raccolto quasi 200 esperienze su come si è evoluta la didattica a distanza: le diffonderemo. Faremo formazione mirata per i nostri docenti sulle nuove forme di didattica. Investiremo risorse per affrontare questa fase. Attiveremo la rete del volontariato a supporto della scuola, favoriremo i patti di comunità con il territorio, guardando anche oltre l’emergenza, considerando la dad non come ripiego ma come integrazione e arricchimento per costruire una scuola nuova”.
Inoltre, “servono attività di tracciamento e tamponi, sono necessarie unità mobili a livello territoriale che possano monitorare la situazione al meglio”
Sulla vaccinazione, Bianchi ha detto: “Ho chiesto subito dopo il mio insediamento che tutto il personale della scuola sia protetto e vaccinato. Il vaccino è fondamentale e la mia richiesta è che si acceleri il più possibile“.