Il GOVERNATORE DELLA BANCA D’ITALIA DA DEI CONSIGLI:LA CONGIUNTURA E LE PROSPETTIVE ECONOMICHE CON QUESTA PANDEMIA E SITUAZIONE POLITICA.

Resta inoltre da verificare la persistenza delle modifiche che la pandemia ha determinato nelle abitudini di consumo,nell’organizzazione della società e dell’attività produttiva, nelle modalità di lavoro. Un sostegno all’attività economica globale deriverà dalle misure di bilancio espansive approvate di recente in alcuni paesi avanzati e dalla robusta ripresa della Cina, favorita anche da ingenti investimenti pubblici. In Italia il forte aumento dell’attività produttiva nel terzo trimestre dello scorso anno ha testimoniato che l’economia mantiene la capacità di risollevarsi.La seconda ondata di contagi, le conseguenti misure restrittive volte a contenerne l’entità e l’accresciuta incertezza hanno tuttavia determinato, come in altri paesi dell’area dell’euro, una nuova flessione del prodotto nel quarto trimestre, pari al 2 per cento sul terzo e al 6,6 per cento sui dodici mesi. 

L’esperienza acquisita ha permesso di limitarne gli effetti sull’economia, anche grazie a più mirate misure di contenimento e a un miglioramento della capacità di reazione del sistema sanitario. L’occupazione, dopo il deciso ma parziale recupero delle ore lavorate nei mesi estivi, risente del repentino peggioramento della congiuntura. Le politiche messe in atto per mitigarne gli effetti – quali l’estensione degli schemi di integrazione salariale, l’ampliamento della durata dei sussidi di disoccupazione e le misure di sostegno per autonomi e famiglie in difficoltà – sono state in complesso efficaci, attenuando i difetti del sistema di welfare, dovuti soprattutto a una eccessiva frammentazione degli strumenti. Esse sono tornate a peggiorare,pur lievemente, negli ultimi mesi del 2020, con particolare intensità in alcuni comparti del settore dei servizi, dove opera un elevato numero di aziende con limitate capacità di far fronte agli shock.

Le nostre proiezioni prefigurano una ripresa dell’attività produttiva dalla primavera; questo scenario centrale dipende in modo cruciale da una progressiva attenuazione dell’epidemia nel corso dei prossimi mesi. È però probabile che il rafforzamento dei consumi, in particolare nel settore dei servizi, sarà lento,risentendo della gradualità 4 5 con cui sarà riassorbita l’incertezza che ha sospinto l’aumento della propensione al risparmio.
All’urgenza di far fronte ai problemi del presente non possono però non accompagnarsi riflessioni sulle modalità che potrà assumere in futuro l’inevitabile, progressiva riduzione delle misure di supporto.

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