Draghi spacca il Parlamento più populista della storia
I problemi politici dell’eventuale nuova maggioranza sono enormi ancor prima di cominciare. Non si capisce bene, infatti,quale maggioranza possa sostenere Draghi. Il Movimento 5 Stelle ha dichiarato la propria ostilità, ma è spaccato. Resta il fatto che i governisti grillini, Buffagni in testa, ci sono e non rimarranno all’opposizione. Medesimo discorso si può fare per la spaccatura interna a Liberi e Uguali: la componente Sinistra Italiana sembra più ostile a Draghi, più possibilisti Articolo 1 di Speranza. Dopo essersi rimangiati il «mai più con Renzi», che ha appena dato loro un calcio sui denti, saranno obbligati a retrocedere anche sul velleitario «Conte o morte».
Non credo che Draghi si sarebbe esposto tanto, e Mattarella con lui, se non fosse stato ragionevolmente certo di ricevere la fiducia e di costruire un esecutivo che duri più di tre mesi.