SU MANFREDONIA CI SARA’ O NON CI SARA’ IL MEGA-DEPOSITO DI GPL DELLA ENERGAS ?
Riceviamo comunicazione che pubblichiamo dall’ex sindaco Riccardi che fa delle considerazioni su tale progetto.
L’Ex sindaco Angelo Ricardi contesta ed informa i cittadini di Manfredonia che Energas sta per avere il MISE(Il Ministero dello Sviluppo economico è il dicastero del governo italiano che comprende politica industriale, commercio internazionale, comunicazioni ed energia.)pertanto la procedura amministrativa per l’autorizzazione alla costruzione sta andando avanti in maniera positiva.
Angelo Riccardi:
Ho appreso che la Commissione Straordinaria del Comune di Manfredonia ha impugnato il parere favorevole paesaggistico per la realizzazione al progetto del deposito costiero di GPL della società Energas rilasciato dalla Soprintendenza Bat-Foggia. Una cosa buona in quasi due anni quella fatta dalla Commissione, seppur è anche vero che pure gli orologi rotti due volte al giorno segnano l’ora giusta.
Comunque, ciò di cui nulla abbiamo saputo è come sia potuto arrivare questo parere favorevole se fior fiori di deputati manfredoniani si erano battuti il petto sulla questione Energasraccontando urbi et orbi quanto avessero a cuore che la vicenda si risolvesse nel migliore modo possibile.
Il parere della Soprintendenza è passato sotto silenzio, senza scatenare l’orgia di dichiarazioni e prese di posizione, come sempre è accaduto nel passato quando si è pronunciata la parola Energas. Chissà, forse qualcuno dei ‘nostri’ parlamentari aveva la coda di paglia e volutamente ha preferito non far sapere nulla! Anche se in particolare uno che si vanta (anzi, si è sempre vantato) di essere molto vicino al premier, nel suo consueto ed inutile aggiornamento della propria attività, il 29 settembre 2020 ci faceva sapere che aveva: “inviato una pec di sollecito per definire perentoriamente i tempi in cui l’azienda deve produrre l’integrazione documentale richiesta, pena il decadimento della procedura”.
Non abbiamo avuto modo di leggere la risposta data al deputato sipontino, ma visto il parere espresso dalla Soprintendenza, due sono le opzioni:o nessuno gli ha risposto oppure gli è giunta in console una sontuosa pernacchia.
Per anni il dibattito pubblico di taluni personaggi si è cibato del tema del deposito. La città è rimasta ferma, incapace di guardare al proprio futuro, nelle mani di una manipolo di politicanti pronti a strumentalizzare ogni parola. Ed oggi che l’Energas sta per avere ufficialmente dal MISE il via libera su Manfredonia cosa succede? Nulla. Assolutamente ed incredibilmente nulla.
Tranne un clamoroso colpo di scena, e fermo restando le dichiarazioni rilasciate dal patron Energas Menale sul suo ripensamento (a cui non sono seguiti ancora atti formali), non ci resta che sperare nel Presidente della Regione Michele Emiliano, che ha più volte dichiarato il suo dissenso, per poi augurarci che i tre turisti romani si facciano valere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che sarà chiamata a dirimere definitivamente la contesa.