San Marco in Lamis Carabinieri arrestano 24enne del posto per incendio ed estorsione in danno di proprietario di una grossa azienda agricola​.

San  Marco  in  Lamis Carabinieri  arrestano  24enne  del  posto  per incendio  ed  estorsione  in  danno  di  proprietario  di  una  grossa azienda agricola I Carabinieri ​del Nucleo  Operativo  della  Compagnia  di  San  Giovanni  Rotondo coadiuvati  da personale  della  Stazione  di  San  Marco  in  Lamis, nel pomeriggio di  ieri,in  esecuzione  di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Foggia su richiesta  uella  Procura  della  Repubblica, hanno  arrestato D.M.  24enne incensurato del  posto,  poiché ritenuto  responsabile  di  incendio  ed  estorsione  in  danno  del  proprietario  di  una  grossa  azienda agricola,

I fatti:

La  notte  del 21  luglio  del  2020,in località  Calderoso  di  San  Marco  in  Lamis,si  sviluppava  un vasto incendio cheinteressava il fienile di un’azienda agricola ivi situata. Sul posto intervenivano i Carabinieri  della Compagnia  di  San  Giovanni  Rotondo​a cui  si  aggiungevano i  Vigili  del  Fuoco con squadre provenienti da i distaccamenti diManfredonia e San Severo.L’incendio  aveva  assunto  notevoli  dimensioni,poiché in quel fienile  erano  state collo cate  circa 2 500 balle di fieno, da poco acquistate, che dovevano ervire a foraggiare la moltitudine di animali che si allevano in quell’azienda.Le proporzioni dell’incendio era così vasto che durò alcuni giorni.Le fiamme, infatti,oltre alle balle  di fieno,andate tutte in fumo, distrussero alcuni  mezzi  agricoli parcheggiati nelle vicinanze e lo stesso capannone adibito a fienile venne completamente distrutto.Considerata l’entità dell’incendio eil danno che aveva provocato furonoimmediatamente avviate le relative indagini al fine di scoprire gli autori ed il movente. Attraverso le immagini del sistema di videosorveglianza, installato in quell’azienda, si aveva modo di accertare che l’incendio era da ritenersi  di  natura  dolosa,  atteso  che  quella  notte  veniva  ripresa  una  persona  che  spostandosi  in più punti del fienile, metteva fuoco alle balle di fieno.Le  indagini  si  concentrarono sul  giovane  arrestato,  già  vincolato  da  rapporti  di  lavoro  con il proprietario di quell’azienda agricola. Il movente del delitto veniva individuato nell’accelerazione della  risoluzione  delle  spettanze,  il  cui  procedimento  extragiudiziale aveva  incontrato degli intoppi.   Infatti dopo alcuni giorni dall’incendio,la   situazione si   definiva   e veniva   trovato l’accordo.Le  indagini  eseguite sotto  la  direzione  della  Procura  della  Repubblica  di  Foggia, attraverso gli elementi raccolti nel corso del sopralluogo, le intercettazioni telefoniche ambientali, lo sviluppo e l’analisi  di  tabulati  telefonici  con  l’individuazione  di celle e   localizzazione   delle   utenze,l’acquisizione  e  conseguente visione  ed  analisi  di  immagini  de i  sistemi  di  videosorveglianza dell’azienda  agricola,  del  circuito  cittadino e di quello  appartenente  ad  attività  commerciali limitrofe nonché l’escussione di persone informate sui fatti, permettevano di accertare a carico del giovane arrestato chiari ed inequivocabili elementi di colpevolezza rispetto ai gravi reati contestati.Tali riscontri  hanno  quindi  consentito  di  redigere  un’informativa  conclusiva  che,  elaborata  dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, è sfociata nella richiesta di misura cautelare poi emessa dal GIP del Tribunale, ed  eseguita nel pomeriggio di ieri.

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