GUARDIA DI FINANZA: ACCERTATE INDEBITE PERCEZIONI DEL REDDITO DI CITTADINANZA PER CIRCA 430 MILA EURO. CONTRIBUTO DECADUTO PER 63 NUCLEI FAMIGLIARI
Proseguono nell’ambito delle attività finalizzate al controllo e alla tutela della spesa pubblica nazionale, le indagini dei finanzieri del Comando Provinciale di Foggia dirette a scoprire chi ha percepito con l’inganno il Reddito di Cittadinanza. Nelle maglie degli investigatori sono già finiti lavoratori in nero o regolarmente assunti con stipendi mensili sino a 1.800 euro nonché chi aveva un patrimonio immobiliare e disponibilità liquide, in alcuni casi provenienti da vincite al gioco non dichiarate in sede di richiesta del contributo economico. Gli ulteriori approfondimenti della Guardia di Finanza, sulla base di apposito coordinamento info operativo con l’INPS,hanno portato nei giorni scorsialla scoperta – e alla denuncia alla Procura della Repubblica di Foggia – tra i Percettori del Reddito di Cittadinanza, di imprenditori e lavoratori autonomi. Per cui n. 63 nuclei famigliari che percepivano indebitamente la misura di sostegno al reddito, sono stati segnalati all’INPS per la decadenza del contributo.
In merito si deve ricordare che il Reddito di Cittadinanza è un sostegno economico ad integrazione del reddito delle famiglie, quale misura di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale ed è subordinato, tra l’altro, ad una serie di requisiti reddituali e patrimoniali, cosiddetti di compatibilità, che cumulativamente ciascun nucleo familiare deve possedere e obbligatoriamente dichiarare al momento della presentazione della domanda e mantenere per tutta la durata dell’erogazione del beneficio. Tra gli obblighi di dichiarazione/comunicazione imposti rientrano, tra l’altro, le variazioni riguardanti la condizione lavorativa di ciascun componente il nucleo familiare beneficiario del contributo, intendendosi qualsiasi attività di lavoro dipendente o attività d’impresa o di lavoro autonomo.
Partendo da tali prescrizioni, i Finanzieri della Tenenza di Lucera hanno passato al setaccio le posizioni di circa 1.700 titolari di partita IVA procedendo, attraverso la consultazione delle banche dati a disposizione del Corpo, ad isolare quei nuclei familiari, percettori del Reddito di Cittadinanza, in cui c’erano uno o più titolari di Partita Iva non dichiarata/comunicata all’INPS né in fase di presentazione della domanda del sostegno economico né quale non vi è variazione della propria posizione lavorativa durante il periodo di godimento dello stesso.