Spostamenti tra piccoli Comuni, ma la questione arriva in Parlamento,Boccia “è da irresponsabili aprire tutto”
Probabilmente si potrà modificare il decreto Natale per consentire gli spostamenti tra Comuni confinanti , ma solo sotto i 5mila abitanti ,a Natale e Capodanno. Il CTS ha aperto uno spiraglio,sarà sempre il Parlamento ad effettuare ed assumersi la responsabilità di eventuali modifiche ai divieti.
Il governo decide di portare in Aula,per la discussione e la sua approvazione di problematiche inerenti l’ultimo DCPM che limita i movimenti . I ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia che ribadiscono la loro contrarietà a deroghe,
Italia Viva in testa e una congruo numero del Pd vuole concedere la possibilità di spostarsi.
Da indiscrezioni ,ci sarà un emendamento al decreto Natale, secondo una fonte di governo, e forse già a inizio della prossima settimana si metterà mano al provvedimento.
Il Presidente del Consiglio da Bruxelles ha oggettivamente ammesso dichiarando, “possono creare un problema oggettivo”, perché si viene a determinare una disparità tra chi vive nelle grandi città e può vedere familiari e parenti e chi, invece, vivendo nei piccoli Comuni non può raggiungere chi magari abita a pochi chilometri di distanza ma in un altro paese. Continua il premier, “se il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano, ma serve grande cautela in qualsiasi eccezione”.
Precisa Boccia, è dunque quella di effettuare “piccole modifiche” che consentano di muoversi tra “piccoli Comuni confinanti” con una popolazione di 5mila abitanti. Per tutti gli altri resteranno i divieti, così come non sarà consentita la mobilità tra le province: “No agli allentamenti. Avviare una discussione ad aprire i confini tra province è da irresponsabili. Chi vuole aprire tutto se ne assuma la responsabilità”.